Nord e Sud - anno XII - n. 62 - febbraio 1965

Giornale a più voci su altri percorsi; intanto però facciamo correre le macchine in solo quattro minuti da piazza Municipio a piazza Carlo III; per il resto poi si vedrà ». Dunque, a parte gli orrori accennati, la cosa finisce nel vago, negando quella organicità e coerenza che è alla base di ogni programma urbanistico. E tuttavia, una cosa è chiara: mentre si rifiuta la metropolitana, si finisce col proporre una così vasta estensione di sopraelevate, da realizzare per aria ciò che il mondo civile ha già realizzato per sotterranea. Altra iniziativa che « Il Mattino » propone alla nuova Amministrazione Comunale è quella della quinta funicolare, da via Roma a piazza Medaglie d'Oro. Qui si tratta di un vecchio progetto, ancora oggi sostanzialmente valido, ma la cui «pratica» è stata così lungamente trattenuta nelle secche della burocrazia comunale da meritare che se ne faccia una breve cronistoria a titolo di varietà amena. Nel 1948 la Commissione edilizia espresse parere favorevole al progetto e la Prefettura diede la sua adesione. Nel 1949 la Commissione per le Funicolari Aeree e Terrestri del Ministero dei Trasporti diede anch'essa parere favorevole e chiese i progetti definitivi. Nel 1950 l'Ispettorato dei Trasporti sciolse ogni riserva, anche per la parte finanziaria, e la Commissione per le Funicolari si dichiarò favorevole. Nel 1951 il Ivlinistero comunicò al suo Ispettorato a Napoli l'avvenuta approvazione del progetto da parte del Consiglio superiore dei LL.PP.; il Comune di Napoli, con deliberazione consiliare, espresse parere favorevole, ma l'Atan si oppose ad essa e chiese per sé la concessione. Nel 1953, dopo ben due anni dalla suddetta opposizione, il Comune dichiarò che essa non era da prendersi in considerazione. Nel 1954 il Disciplinare per l'esecuzione dell'opera venne trasmesso al Ministero e si richiese il nulla-osta al Comune. Nel 1955, non avendo ricevuta alcuna risposta dal Comune, l'Ispettorato chiese perché mai non vi fosse stato riscontro alla nota. Nel 1957, dopo altri due anni di silenzio comunale, l'Ispettorato chiese ancora il perché del mancato riscontro alla nota del 1955 e precedenti. Nel 1958, perdurando il silenzio, l'Ispettorato sollecitò ancora il Comune riassumendo tutta la questione e prospettando la pubblica utilità dell'opera. Finalmente, nel 1958, il Commissario straordinario informò che le Società proposte per la costruzione degli impianti non avevano i requisiti finanziari richiesti. Verso la fine del 1964, avendo avuto notizia dell'interessante progetto e del suo misterioso insabbiamento, il Prefetto ha chiesto all'Ispettorato come mai ecc. ecc.; al che l'Ispettorato ha risposto con la cronistoria di cui abbiamo dato un breve riassunto. Altre proposte, illustrate dalla mostra de « Il Mattino », presentano carattere marginale, quasi una cornice al programma più ambito che è quello della · sopraelevata. Circa l'idea di un parcheggio sotto piazza Plebiscito, ricordiamo che quando, anni fa, la piazza dovette essere sventrata insieme con gran parte delle principali strade di Napoli per la sistemazione dei sottoservizi, fu presentato un organico progetto, con cui si faceva tesoro, app·unto, della situazione di emergenza per costruire il parcheggio. Ora noi non sappiamo per quale motivo il comandante Lauro, allora geniale regista dell'urbanistica 53 Bibl'ioteca Gino Bianco

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