, . Augusto Graziani di infrastrutture rappresentano le premesse necessa~ie di un aumento della produzione e del reddito, ma di per sé: non sono sufficienti ad assicurarlo; abbiamo assistito, quindi, alla formazione di ammontari sempre maggiori di capitali tecnici che ancora non hanno trovato una adeguata utilizzazione produttiva. Se dai capitali tecnici ci volgiamo al fattore umano, troviamo una inefficienza analoga; gli elementi professionalmente qualificati hanno trovato in prevalenza occupazione in altre regioni, mentre per gli elementi non qualificati il processo di qualificazione è avvenuto attraverso un processo migratorio, seguito dall'assorbimento in settori a bassa produttività, quali l'agricoltura o l'edilizia, e solo in un momento successivo sboccato nell'impiego nel settore industriale. Un processo simile di qualificazione del lavoratore è ovviamente lentissimo e il più delle volte porta a risultati tangibili non a distanza di anni, ma addirittura a distanza di una generazione. Un rapido processo di qualificazione del lavoratore meridionale si è avuto solo nei pochi casi in cui lo sviluppo industriale è stato attuato nelle stesse regioni meridionali; in tali casi, la qualificazione e l'immissione nel settore dell'industria sono avvenuti simultaneamente e hanno richiesto non una generazione, ma un periodo di pochi mesi. Come abbiamo detto all'inizio, un meccanismo di sviluppo simile, nel quale il Mezzogiorno si limitava a offrire lo spunto per una ingente e costante spesa pubblica e ad alimentare l'offerta di lavoro nel Nord, poteva avere senso solo nel passato. Era un meccanismo che certo non sanava lo squilibrio territoriale del paese, ~a almeno giovava allo sviluppo dell'industria nel No·rd. Come altra volta abbiamo dimostrato, si trattava, cioè, di un meccanismo che conteneva in sé elementi di inefficienza. Ma, finché l'utilizzazione delle risorse disponibili era incompleta, i problemi di efficienza potevano anche passare in secondo piano rispetto al problema quantitativo della produzione; ma ora che il paese sta per giungere alle soglie della piena occupazione, ogni elemento di inefficienza deve essere eliminato. E poiché l'unico modo di utilizzare pienamente e velocemente sia la capacità produttiva predisposta in dieci anni di politica meridionalistica che le riserve di mano,dopera che il Mezzogiorno alberga tuttora è quello di sviluppare l'industria nelle stesse regioni meridionali, la ripresa della politica di investimenti nel Mezzogiorno sotto forma di deliberata politica di industrializzazione, si impone senza indugio. .. Inserimento dell'industria italiana n.ell'industria europea, sviluppo della ricerca scientifica applicata, industrializzazione del Mezzogio-mo: questi i tre cardini di una politica economica che voglia essere in linea con i problemi del prossimo futuro. ,, 26 BibliotecaGino Bianco
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