Nord e Sud - anno XII - n. 62 - febbraio 1965

Augusto Graziani partecipavano per lo più paesi nei quali salari e produttività procedevano strettamente di conserva, ha rappresentato un 'indubbio vantaggio per il successo delle nostre esportazioni. Grazie a questo vantaggio, la nostra industria ha potuto farsi strada sui mercati internazionali anche senza poter vantare alcuna particolare priorità tecnica. La maggior parte dei prodotti industriali italiani sono fabbricati su licenza e come tali non possiedono il pregio dell'originalità. Si tratta di una situazione tutt'altro che nuova nel mercato mondiale: l'industria giapponese ha basato il proprio successo su una formula analoga, imponendo i propri prodotti grazie al basso costo, senza condurre alcuna attività di ricerca scientifica o di elaborazione tecnologica. Una situazione simile è destinata, però, gradualmente a modificarsi. Sotto la pressione dei salari, il vantaggio comparativo goduto dai nostri prodotti verrà progressivamente elidendosi e la nostra industria si troverà dinanzi ad un bivio : o elaborare progressi tecnologici regolari e costanti, tali da conferire ai propri prodotti una priorità qualitativa sufficiente a renderli competitivi, come accade ad esempio per gli Stati Uniti; o rassegnarsi a vedere il declino inesorabile delle proprie esportazioni, come è accaduto per l'industria britannica. Ovvia1nente, il problema dell'introduzione della ricerca scientifica nella nostra industria non è problema facile. Le imprese del nostro paese, anche se accresciute di dimensione, restano sempre piccole relativamente ai colossi dell'industria nordamericana, e mentre nella produzione diretta, anche co,n dimensioni minori, è possibile realizzare un assetto efficiente, nella ricerca scientifica è vano speràre di ottenere , risultati tangibili senza un impiego minimo di dimensioni cospicue, sia in uomini che in attrezzature. Nel nostro paese, non sono molte le imprese giganti che possono affrontare investimenti massicci per la ricerca; se, come sembra, stiamo per giungere al punto in cui lo sviluppo ulteriore della nostra industria dipenderà dalla propria capacità di elaborare prodotti e tecniche originali, è probabilmente giunto anche il momento di chiedersi in che modo tale ostacolo possa essere superato. La risposta può essere duplice. Anzitutto la politica di integrazione europea, che in questa situazione viene ad acquistare una rilevanza ancora maggiore, va proseguita e condotta a termine; solo l'espansione del mercato fino ad assumere dimensioni europee può consentire alle imprese di acquisire un'efficienza tale da renderle competitive sul mercato mondiale. L'accrescimento delle dimensioni aziendali, reso possibile dalla creazione del mercato comune europeo, è uno dei hlezzi che potranno consentire alle imprese di estendere la propria attività nel settore della ricerca scientifica, facilitap.do il processo di aumento della produttività, di aggiornamento tecnico, di elaborazione di prodotti nuovi, 24 Bi0lioteca Gino Bianco

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