., Augusto Graziani per il solo movimento di merci, ciò è stato causato per due terzi dalle importazioni di generi alimentari, la cui offerta: interna non ha mostrato alcuna cap,acità di espa.nsione. Dalle osservazioni fatte sin qui, il nocciolo del problema emerge con sufficiente chiarezza e la concatenazione degli eventi può essere ricostruita nel giro di poche proposizioni. Il raggiungimento della piena occupazione ha provocato un'ondata repentina e prolungata di aumenti salariali, aumenti che hanno avuto una duplice conseguenza. Da un lato, le imprese, nel tentativo di ricostituire i margini di profitto erosi, hanno fatto ricorso ad un aumento dei prezzi; dall'altro, la maggior domanda di beni di consumo, incontrando u11'offerta rigida nel settore dei beni alimentari, ha provocato un repentino aggravarsi del passivo della bilancia dei pagamenti. Inflazione e disavanzo commerciale sono così stati i due protagonisti della crisi, senza che in nessun settore si raggiungesse mai la piena utilizzazione delle attrezzature produttive .. Si deve notare, però, che, per quanto sia l'uno che l'altro fenomeno abbiano ricevuto eguale attenzione nei pubblici dibattiti, essi hanno assunto nei fatti rilevanza profondamente diversa. Se nelle dichiarazioni ufficiali è sempre sull'inflazione che si è fatto cadere l'accento, è stato invece il disavanzo commerciale ad assumere importanza predominante. Senza il passivo nella bilancia dei pagamenti, l'erosione nei margini di profitto aziendali avrebbe potuto essere rimarginata attraverso il credito bancario, cosa che del resto è avvenuta, come vedremo fra breve, nel corso del 1962 e lungo parte del 1963; l'infla- , zione avrebbe avuto luogo ugualmente, ma non si sarebbe avuta la contrazione nel volume degli investimenti e l'arresto nel processo di sviluppo; se l'offerta fosse stata elastica nel setto·re dei prodotti alimentari come negli altri settori, si sarebbe probabilmente potuto avere sia l'aumento del 7% dei consumi in termini reali sia l'aumento consueto dell'8-9% negli investimenti, e tutto si sarebbe risolto in un'accelerazione dello sviluppo, sia pure in clima di aumento dei prezzi. Nel contempo, il persistere di un elevato volume di produzione e di occupazione avrebbe reso possibile un riassetto interno della distribuzione dei redditi assai meno costoso di quello che stiamo, ora attraversando. È stato, invece, il disavanzo commerciale che ha fatto precipitare la situazione, inducendo le autorità competenti ad intervenire con provvedimenti restrittivi della domanda globale. L'inflazione in sé e per sé non avrebbe impedito di ristabilire l'equilibrio fra investimenti e consumi; la vera strozzatura che ha arrestato il processo di sviluppo si è verificata nella bilancia dei pagamenti. 16 Biblioteca Gino Bianco
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