Lettere al Direttore capace di adattarsi a questi mutamenti, siano essi locali. o generali; 2) proprio per questa stessa ragione sarei molto preoccupato se dalla legge, il Mezzogiorno uscisse come un blocco unico e direi quasi granitico, inattaccabile, che restasse tale per tutta la sua durata. Sarebbe, a mio avviso, un costituire od almeno convalidare due « Italie », ciascuna delle quali considererà l'altra come privilegiata. Infatti, i meridionali diranno che essi sono l'« Italia Povera» nei confronti dell'« Italia Ricca» ed i settentrionali diranno che essi sono l'« Italia che sovvenziona» nei confronti dell'« Italia Sovvenzionata». Gli uni o gli altri, o più probabilmente entrambi, avranno torto, ma il fatto psicologico resterà e potrebbe avere ripercussioni sempre più gravi anche sul piano politico. Vi saranno, d'altra parte, zone nel Mezzogiorno che arriveranno a livelli di vita, di occupazione, di sviluppo tali da essere realmente comparabili, almeno potenzialmente, con quelli esistenti nel resto del paese. È bene che tali zone possano « uscire » dal Mezzogiorno proprio perché si possano così concentrare altrove le energie disponibili. Esse dovrebbero essere escluse, innanzi tutto, dagli incentivi, poi, con due o tre anni di ritardo, anche dagli interventi straordinari per le opere infrastrutturali. Ovviamente questa «esclusione» è certamente problematica e non potrebbe essere affidata alle decisioni di un Comitato o di una Commissione per quanto autorevole. Ritengo, tuttavia, che, allo stato attuale, non dovrebbe essere impossibile definire, come si è potuto fare in altre occasioni, una semplice formula che determinasse in modo obiettivo, sulla base di dati statistici, il livello « critico » preso a riferimento, tenendo conto, per esempio, da una parte del reddito pro-capite e dall'altra della occupazione. Ogni volta che una provincia, od un'area o una regione, venisse indicata come zona che abbia raggiunto il livello di sviluppo sufficiente a questa «rinuncia», per quanto dolorosa essa sia, una tappa verso il traguardo dello sviluppo meridionale sarebbe visibilmente raggiunta: il suo significato economico, sociale e politico sarebbe immenso. FRANCOBERNSTEIN Direttore Responsabile: Francesco Compagna - Condirettore : Giuseppe Galasso - Vice-direttore : Rosellina Balbi - Segretario di Redazione: Renato Cappa - Redattore capo: Ernesto Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa » - Via Roma 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale, Gruppo II - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in ltaly - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati. B1blìotecaGino Bianco
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