• La politica per la gioventit in Italia non può verificarsi allo stesso modo in campo giovanile, dove è assai difficile stabilire criteri di rappresentatività basati sulla consistenza numerica: eventuali controlli sui tesseramenti non sono nemmeno pensabili ed oltre tutto avrebbero scarso significato, ben potendo un giovane essere iscritto a diverse associazioni ed esservene molti non iscritti, ma interessati alle attività promosse dalle associazioni. Occorre quindi ricercare la rappresentativita degli interessi che sono alla base dell'attività di ogni associazione, ed occorre sopratutto impedire l'inutile divorzio tra organizzazioni giovanili politiche, e non. I giovani politici devono rendersi conto che tale divorzio non rappresenterebbe per essi un vantaggio, e l'esperienza fatta in alcuni paesi europei sta a dimostrarlo 12• Le organizzazioni giovanili, politiche, sindacali, studentesche, educative, sportive ecc. potrebbero, invece, ben trovare un minimo comune denominatore di azione, e ciò basterebbe per esercitare una forza di pressione non indifferente anche sui problemi generali dello Stato; di questa forza la particolare esperienza delle organizzazioni politiche può rappresentare l'elemento di punta, ma ad essa ciascuno deve contribuire per la sua parte. Esistono poi settori immensi di attività ancora da esplorare; e basterà qui accennare, a titolo di esempio, all'importanza formativa ed alla funzione particolare che le associazioni giovanili potrebbero svolgere nel Mezzogiorno, dove la cultura si sviluppa a tutti i livelli, in particolarissime condizioni ambientali. Paiono pertanto assai ragionevoli le proposte elaborate dal Comitato d'Intesa della Gioventù Italiana, con l'accordo di tutte le organizzazioni giovanili che vi aderiscono. Secondo queste proposte, si tratterebbe, innanzi tutto, di istituire, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un Sotto-segretariato per la gioventù, cui vengano demandate competenze oggi variamente distribuite tra diversi dicasteri. A fianco del Sottosegretario si propone poi che venga istituita una commissione, i cui membri dovrebbero essere nominati con decreto del Presidente 12 In Germania la divisione dei movimenti politici dagli altri movimenti giovanili in due organismi volontari di coordinamento, distinti, h.a portato come risultato pratico alla monopolizzazione pressoché totale di tutte le iniziative da parte del « Btmdesjugendring » (che è l'organismo dal quale i movimenti politici sono esclusi). I due organismi tuttavia collaborano sul piano internazionale attraverso il Comitato Tedesco della W.A.Y., nel quale sono ambedue rappresentati. In Olanda l'esclusione dei movimenti politici dagli organismi di coordinamento giovanili ha portato come conseguenza alla perdita completa di importanza da parte dei movimenti politici. Anche in Francia, seppure dovuto a cause assai più complesse, il decadimento dei movimenti giovanili politici è stato facilitato dalla loro separazione dalle altre associazioni giovanili. 107 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==