,I I Problemi dell'industrializzazione veneziana quésto dopoguerra, ma anche prima della guerra, per questo aspetto, Marghera appariva come una sezione staccata dell'industria e della finanza extra-venete. Solo nel caso della Società Cantieri Navali e delle Acciaierie di Venezia (poi ILVA), capitale ed iniziativa erano di ragione locale ·e risalivano allo stesso gruppo Volpi, proprietario della SADE e propugnatore della zona industriale. Tutte le altre industrie di Marghera debbono la loro origine all'iniziativa e al capitale di gruppi extr~- veneti, e si inquadrano finanziariamente ed eco·no·micamente nella trama di ·questi gruppi stessi. Ciò, se per un verso dimostra la difficoltà della regione veneta a esprimere quella capacità imprenditoriale e quella accumulazione finanziaria che sono all'origine di ogni processo di industrializzazione endogeno-, per altro verso spiega anche come lo sviluppo di Marghera no,n abbia promosso il « decollo » dell'economia regionale. Se si esclude quella parte del profitto cl1e è stata reinvestita entro la stessa zona, per ampliamenti, rinnovamenti ecc. delle industrie già in attività, tutto il resto è rifluito alle centrali finanziarie nel cui quadro rientrano gli stabilimenti di Margl1era. In tal modo, l'area circostante a Marghera ha potuto fruire solo dei redditi da salario, e il pro·cesso di accumulazione regionale, recentemente in più rapido sviluppo, ma fino a ieri assai lento, è avvenuto e sta avvenendo indipendentemente dall'apporto della zona industriale veneziana. E ancora per la medesima ragione, la presenza del grosso complesso di Marghera non ha portato con sé lo sviluppo delle attività terziarie e dei servizi. Non si sono sviluppate quelle finanziarie, come s'è detto, ma non si sono sviluppate nemmeno qu·elle di intermediazione, sia per la natura dei processi produttivi, sia perché molto spesso della vendita dei prodotti si incarica una organizzazione centrale che non ha sede a Venezia. L'unico settore che ha registrato un incremento in diretta con11essione con l'industrializzazione di Marghera è quello dei trasporti. Basti dire che, per tener conto solo di quelle ditte che sono ubicate .all'interno della zona, vi si contano oggi 26 società di autotrasporti e spedizioni, oltre naturalmente ad una quindicina di officine di riparazione di biciclette, automobili, camion e rimorchi (ve· n'è a-nche una fabbrica) la cui presenza a Marghera è in ·rapporto all'attività delle prime e all'afflusso della mano d'opera. Stazioni di servizio, lavaggio e rifornimento per automezzi .sono solo tre, essendosi le altre ubicate fuori della zona industriale _e specialmente sul lato occidentale della via Fratelli Bandiera. Né Marghera si è dimostrata in grado di promuovere l'ambiente sociale sotteso allo sviluppo ind1-1:striale.Non poteva favorire la forma89 Bi Hotecaginobiahco
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