..... Problemi dell'industrializzazione veneziana come il trait-d'union tra la produzione di Marghera e l'economia del Veneto non si stabilisca all'interno del settore secondario, ma proprio con quella attività agricola che sta sopportando una grave crisi di trasformazione. Tutti gli altri prodotti della nostra zona industriale sono semilavorati, da quelli del settore siderurgico a quelli del settore chimico. Così la produzione di acciaio in getti e in pani, e dei relativi laminati e profilati, come quella dell'alluminio e specialmente dell'allumina ~ delle leghe di alluminio; così la produzione dello zinco, dei relativi laminati e dei minerali rari (cadmio, cobalto, germanio), come qu·ella del coke metallurgico e di grandi impianti industriali (caldaie, forni ecc.). Beni indiretti sono anche quelli dell'industria chimica, dalle resine alla svariata gamma dei prodotti della chimica pesante (acido soolforico, fosforico e così via) e della distillazio-ne degli olii minerali. Senza dubbio, alcuni prodotti entrano direttam-ente nel circuito economico della regione: ad esempio, il cemento armato, i suoi manu-- fatti (pali iniettati e simili), il bitume e la calce, nel ramo dell'edilizia, il legname e i prodotti ottenuti dalla raffineria dell'IROM, vetri e cristalli della vetreria e, come s'è detto, i concimi. Altri prodotti alimentano proprio all'interno della zona l'attività di alcune piccolo-medie industrie. È il caso delle leghe o dei laminati di alluminio eh-e vengono utili~zati anche per la produzione di manufatti per l'edilizia; è ancora il caso dei prodotti chimici utilizzati dalle fabbriche di saponi e di detersivi di Marghera e dell'immediato retroterra (Mira). Così il cantiere della Breda attinge dall'ILVA per il fabbisogno di acciaio e laminati, eccetera. In sintesi si può dire cioè che, se si escludono i rapporti di complementarità esistenti all'interno della zona stessa, i settori che hanno stabilito rapporti con l'econo·mia regionale sono quelli collegati all'edilizia e alle costruzioni, alla motorizzazione (prodotti petroliferi) e all'agricoltura. Ma in questo senso si potrebbe dire che non è Marghera che ha rapporti con il Veneto, ma è il Veneto che ha rapporti con Marghera. Nel caso degli altri prodotti poi, né Marghera né i} Veneto hanno. promosso l'incontro. Se si esclude la provincia di Venezia, i posti di lavoro nell'industria chimica del Veneto assommano a 15.000 su un totale di add-etti alle attività manifatturiere. di 377.000, mentre grande sviluppo hanno nella regione quelle attività come le tessili, del vestiario merci secche. Solo vent'anni prima, nel 1938, essi ne rappresentavano appena il 2%. Cfr. Il Porto di Venezia, rivista del Provveditorato al. Porto di Venezia, Venezia, supplemento annuale. 87 ibiiotecaginobianco
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