Alberto Lacava per tutte le spese di urbanizzazione locale ed :esterna da parte dell'acquirente della casa, il quale potrà così pagare il puro e semplice costo di costruzio·ne della casa stessa. Il suolo urbanizzato, cioè pronto per le costruzioni residenziali, dovrà costare quindi 1,5 milioni a Roma, ad esempio e nulla a Latina. È necessario a questo punto precisare quale Istituto debba definire la misura del contributo statale per le opere di urbanizzazione. Questo Istituto non può essere altro che il Piano Urbanistico Nazionale, che, sulla base delle scelte di politica economica in sede di programmazione e in relazione alle vocazioni di uso del territorio, deve individuare per tutto il territorio nazionale, e per determinati periodi di tempo, le sedi degli investimenti strutturali e infrastrutturali di interesse nazionale, indicando gli strumenti necessari per la loro realizzazione: tra gli strumenti per la realizzazio11e degli investimenti nell'edilizia residenziale il più efficiente appare quello basato su una politica di incentivazione che sia attuata variando il ·contributo statale nelle spese di opere pubbliche connesse con gli insediamenti residenziali. Il Piano Urbanistico Nazionale dovrà in sostanza definire per ragioni e per classi di ampiezza demografica degli insediamenti attuali, in relazione agli obiettivi generali di strutturazione urbanistica del territorio nazionale e agli interventi da predisporre negli altri settori economici, il peso dei contributi statali, per le opere pubbliche. È solo in questo modo che una politica che voglia ridurre gli squilibri territoriali del nostro paese può avere pratica attuazione. ALBERTO LACAVA 82 BibHotecaginobianco I I I
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