Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

ARGOMENTI Insediamenti residenziali e politica di piano di Alberto Lacava Una politica di Piano che assuma tra gli obiettivi quello dell'eliminazione dei grandi squilibri terrtioriali che caratterizzano il nostro Paese, deve prevedere strume11ti che non determinino effetti contraddittori per i vari settori economici. Non basta quindi proporre per il territorio nazionale una politica direzionale per le strutture prodt1ttive; è necessario che, coordinata con questa, si attui una politica direzionale anche per le strutture residenziali. In caso contrario, cioè nel caso di due politiche contraddittorie, si verrebbe a creare uno slittamento tra questi settori economici che renderebbe più lungo nel tempo, e più costoso, il raggiungimento del-- l'obiettivo. Questa possibilità è reale e concreta ed è messa in luce da una legge già vigente (legge n. 167) e da una in fase di presentazione (la nuova legge urbanistica). Sono noti i motivi per cui queste leggi richiedono, quale strumento , indispensabile per lo sviluppo civile del nostro Paese, l'istituto dell'esproprio generalizzato delle aree di sviluppo urbano. L'istituto dell'esproprio, come è noto, non è il ris11ltato di una scelta politica a priori, ma è la conseguenza dello studio oggettivo delle caratteristiche che dovrebbero avere le città di oggi; a riprova basti ricordare che tutte le esperienze europee degli ultimi decenni (in particolare l'esperienza inglese e quella scandinava) dimostrano che le esigenze di un moderno aggregato urbano possono essere soddisfatte solo dalla libera disponibilità pubblica del suolo urbano. Se l'istituto dell'esproprio generalizzato rappresenta in sostanza uno strumento indispensabile di tecnica urbanistica, esso, come tale, è, però, uno strumento per risolvere i problemi urbanistici solo alla scala locale; se non è affiancato da altri tipi di intervento pubblico, non è quindi strumento sufficiente per impostare a livello nazionale una politica direzionale nel campo delle strutture residenziali, omogenea con la politica direzionale nel campo delle strut~ure produttfve ed efficace ai fini dell'eliminazione degli squilibri territoriali. ,, Per consentire, viceversa, l'attuazione di un'unica e omo·genea poli76 Bibliotecaginobianco I \

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