Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

P. A. Allum quasi certamente poco influenzato dalle app~rizioni televisive dei rappresentanti di partito. I giornalisti inviati a sondare le prospettive dei collegi elettorali periferici poterono sì intervistare candidati e militanti, ma non i;-iuscì loro quasi mai di ascoltare l'opinione dei semplici elettori. Il sistema interno di comunicazione dei singoli par~iti, destinato ad assicurare i contatti tra leaders ed elettori, poté fare assegna1nento in realtà esclusivamente sugli attivisti di partito. I sondaggi d'opinio·ne fecero generalmente l'erronea do1nanda: «Come?», e non quella giusta: «perché?». P·er Harold Wilson si è trattato di una campagna accuratamente pianificata: il lungo, calcolato silenzio di agosto; il discorso da vero uomo di .Stato ai TUC; il neo~kennedismo e il ritorno ai grandi temi; lo sforzo. finale per vincolare in modo definitivo il voto dei simpatizzanti ancora incerti. Si riteneva che il controllo della campagna sarebbe stato esercitato da lui; .e così fu. Si pensava, anche, che l'attenzione del pubblico si sarebbe concentrata su di lui; e così avvenne. Il viaggio elettorale di George Brown nei collegi periferici servì solo a porre in una luce ancora più netta il predominio del leader. Tutti i sondaggi furono concordi nel mostrare la preminenza dell'ascendente personale di Wilson, rispetto a quello di Sir Alee. I conservatori fecero il meglio che potevano, tenendo conto dei limiti in cui si muovevano: il Primo Ministro affrontò coraggiosamente un pubblico spesso ostile in ogni angolo del paese, proponendo imperterrito all'uditorio, ogni volta, il tema della ·bomba. I tories si proposero deliberatamente di abbassare il tono politico della campagna e, eccetto la manifestazione di paternalismo, prontamente rimbeccata, di Mr. Herbert Hill (il direttore della Hardy Spicer Motor Company, che chiamò i suoi operai in sciopero : « poveri cari ») e la reazione della stamp•a alle insinuazioni di .Quentin Ho,gg (che, rispondendo ad una domanda sull'« affare Pro.fum·o », affermò che i Tories non avevano il monopolio dell'adulterio), si può dire che vi siano riusciti. I programmi politici della televisione finirono con l'agire esclusivamente come soporifero sul pubblico. Gl'indici di ascolto delle trasmissioni dedicate ai partiti declinarono in modo pressoché costante. Aumentava, invece, il numero di coloro che reagivano a tali trasmissioni togliendo l'« audio» al televisore (in attesa d'un programma diverso-). Il massimo contributo fornito dalla radio e dalla televisione consisté " nel riferire i discorsi dei leaders. . Infatti, contrariamente a quan- / to tutti avevano previsto, la campagna elettorale del 1964 si è ' basata essenzialmente sui comizi. Sia Sir ·Alee che Wilson attirarono i 70 Bibliotecaginobianco \ I

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