Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

L'incognita laborista perché dopo• la sco·nfitta laborista del 1959 è sembrato che fosse l'unico .modo per spiegare le crescenti vittorie dei conservatori negli anni .50. Butler e Ross, nel loro studio sulle elezioni del '59, sono stati pronti ad · affermare che il comportamento tradizionale delle classi lavoratrici è stato « incrinato dalla costante crescita della prosperità », senza avere praticamente nessuna idea di cosa questa asserzio·ne significhi sul piano storico e sociologico, e tanto meno dandone prove concrete. Ora che.i uno schema di tale sviluppo è stato elaborato e che ne sono stat I fornite in un modo o nell'altro delle prove, non si può che respinger . questa ipotesi (v. articoli di Goldthorpe e Lockwood e di Runciman i · - « The Sociologica! Review » rispettivamente nn. 4 del 1963 e 2 del 1964) rimanendo del resto in linea con lo sviluppo storico generale della class operaia britannica. Questo sviluppo la_~ciainsoluto il problema del « vot ) conservatore di deferenza da parte di elettori --operai ». Ma, in .ogni caso,I·, tale p_roblema è collegato, tra l'altro, ai particolari sviluppi della storia del movimento operaio in Gran Bretagna: argomento, questo, che oltrepassa i limiti del nostro articolo. La campagna elettorale vera e propria si è aperta al principio di settembre con grandi « raduni » di massa, organizzati da entrambi i partiti. Il partito laborista ha scelto lo stadio di Wembley (per quanto Wilson vi avesse tenuto un importante discorso ai TUC alcuni giorni prima); il partito conservatore ha organizzato, invece, una serie di collegamenti radio tra le principali città e Londra, in modo da far ascoltare simultaneamente in quasi tutto il paese il discorso tenuto dal Primo Ministro nella capitale. Subito dopo il Primo Ministro ha annunciato· lo scioglimento del Parlamento, fissando le votazioni per il 15 ottobre; ed entro un paio- di giorni tutti i partiti (liberali e comunisti, come conservatori e laboristi) avevano pubblicato i loro programmi elettorali. Due avvenimenti dell'estate hanno, però, fortemente condizionato la tattica elettorale dei- due maggiori partiti, se non lo stesso contenuto dei loro manifesti programmatici. Non è dir troppo, se si afferma che la scelta di Goldwater come candidato repubblicano alla presiden2:a degli USA, e l'andamento della bilancia dei pagamenti in settembre hanno fortemente influenzato la campagna, anèhe se, paradossalmente, in modi completamente diversi. Quando, ad un certo momento, in primavera, Sir Alee Douglas Ho·me stabilì di rimandare le elezioni all'ùltimo momento, ·egli sapeva che l'elettorato inglese si sarebbe recato alle urne sotto l'impressione delle elezioni americane.. Tuttavia, Douglas Horµe non poteva sapere .61 Bibliotecaginobianco

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