Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

Editoriale - Basti pensare al fatto che lo stesso Partito comunista, il partito che si vuol considerare « monolitico » per definizione, è arrivato alla decisione finale di votare per Saragat dopo co1'ztrasti cfie mai prima d'ora si erano verificati fra i suoi dirigenti. La corisiderazione dalla quale si deve partire, per interpretare· la battaglia di cui dicevamo, è questa: alla fine non è stato eletto Coty; è stato eletto· Giuseppe Saràgat. E questa co.nsiderazione - indipenden~emente dal bruto dato n-um.erico, onde le votazioni risultano essere state otto più di tredici· - destituisce di ogni ragiorievole fondamento il paragonè con la battaglia che si svolse nel Parlamen.to francese del~a Quarta Repubblica per la successione di Auriol (a parte il fatto che la Quarta Repu·bb-Zica non è finita come è finita perché nel 1953, dopo tred_ici votazioni del Parlamento, fu eletto lo scialbo Coty, ma perché nel 1958 la guerra d'Algeria durava dal 1954 ). Di qui, pertanto, all'indomani dellà ventu·nesima votazione e più ancora all'indomani del messaggio letto dal nuovo Presidente· al Parlamento, il diradarsi dell'atmosfera di qualunqui$tico disfattismo che la stanipa aveva diffuso nel paese, in un paese che forse è meno ricettivo di quanto non si creda a Cf!mpagne allarmistiche. di questo .genere. Del resto, salvo i _casi-tiniite, la stessa . stampa moderata ha commentato con articoli che volevano essere rassicuranti ·e responsabili l'elezione· del Presidente ed il· suo messaggio al Parlamento. Si può. dire, in definitiva, che la battaglia per l'elezione. del Presidente è stata vinta dagli uo,:nini che l'hanno combattuta con maggiore coerenza di motivazioni politiche: dagli uomini, cioè, dél centro-sinistra. Saragat è stato eletto. La Malf a è stato il più pugnace ed il più intelligente fautore dell'elezione di Saràgat, lo stratega di una lotta che prima doveva impedire che il candi(/,ato doroteo raggiungesse _la maggioranza; poi doveva impedire che sul nome di Fanfani si formasse una maggioranza di tipo milazziano, una coalizione degli avversqri _esterni ed interni della politica di èer,,tro-sinistra; infine doveva impedire che, dal climq, di tensione politica e nervosa che si era ·fatalmente creato, emergesse: . la candidatura di un Coty nostrano; e comunque doveva impedire che la ·contrapposizione tattica fra la candidatura di Saragat e quella di N enn_i si inasprisse fino al p·unto da. diventare una contrapposizione df cara,ttere personalistico fra i due candidati e di carattere politico fra i due _partiti. Moro, dopo il ritiro della candidatura dell'on. Leone, è stato il più convinto ed il più tenace fra i democristiani che nell'elezione di. Saragat intravedevano una sicura via d'U-$Cita--dal_lasitiLazione che l'insistenza do.roteà sulla candidatura dell'on. Leone aveva determi"nato. Nenni, ponendo la siLa ca11didatura (che pqi avrebbe 'ritirato, per dare 4 Bibliotecaginobianco •

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