P.C.I., integralisti e innovatori ormai di una base e di un elettorato che tutto chiede meno che soluzioni ca-muniste-leniniste di tipo rivoluzionario classico ». Tocchiamo qui uno dei pu11ti essenziali per l'evoluzione subita dal PCI in Italia dal 1944 ad oggi. La « via italiana» teorizzata da Togliatti, e in cui i comunisti amano vedere l'anticipo della posteriore destalinizzazione, è stata, infatti, un valido appoggio alla loro azione di penetrazione nella società italiana, ma ha chiesto, a sua volta, un prezzo in termini di depotenziamento rivoluzionario e di trasformismo ideologico e politico-sociale, e i comunisti lo hanno dovuto pagare, anche se essi preferiscono trattenersi sulla misura in cui la società italiana ha subito e subisce le modifiche e i contraccolpi provocati dalla loro presenza anziché sul fenomeno inverso. Ora, fin quando era vivo Togliatti, la trasformazione del partito e il suo sintonizzarsi sulle lunghezze d'onda della società italiana potevano non sollevare problemi o potevano sollevare opposizioni facilmente domabili grazie alla garanzia di continuità e di autenticità rivoluzionaria offerta dalla personalità del leader, di gran lunga prevalente tra quelle degli altri gerarchi comunisti, vincolatissima al Cremlino e da Mosca sempre sostenuta, magna pars del comunismo italjano già dai lontani anni di Gramsci. E proprio in quanto dallo snaturarsi del PCI non nascevano problemi, e in quanto per quella via ·si raccoglievano i frutti copiosi di grosse votazioni, di larga partecipazione al potere locale, di largo controllo di molti settori o aspetti della vita intellettuale ed economica, la trasformazione procedeva inesorabile, tanto più che, a coonestarla e, in una certa misura, a nasconderla, contribuivano la staticità e l'ambiguità proprie della versione togliattiana dei compiti politici e della qualificazione ideologica di un comunismo italiano. Anche da queste considerazioni si deve partire, oltre che da quelle già da noi avanzate nel fascicolo di « Nord e Sud » dello scorso ag.osto, per rendersi conto di che cosa la scomparsa di Togliatti abbia già, a breve scadenza, significato e di che cosa essa potrà significare a più lunga scadenza. Con Togliatti il PCI l1a perduto tutt'insieme il garante. della sua persistente natura marx-leninista, il mediatore-dittatore (i due termini si integrano in questo caso funzionalmente) dei disparati elementi concorrenti nel partito, l'interprete più duttile e più conservatore della realtà italiana in funzione degli· interessi del partito intesi nella loro più stretta accezione. Un paragone con quel che nel PCUS o in URSS hanno significato la scomparsa di Stalin o la destalinizzazione non reggerebbe: non tanto per l'ovvia disparità di grandezza dei 19 Bibliotecaginobianco
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