Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

I La stabilità delle dittature egl1 chiamò una volta « il romanzo ·della mia vita », si fermò più volte a cercare l'errore fatale che aveva provocato la sua rovina. In varie occasioni egli approfondì la maggiore varietà di cause possibili: la sua ambizione e la fierezza del suo temperamento; un intrigo dell'imperatrice Giuseppina che aveva osteggiato il suo matrimonio con una granduchessa russa e aveva così « cambiato il corso della storia », perché un matrimonio del genere avr,ebbe impedito la guerra con la Russia; la rinunzia a « distruggere la Prussia » dopo J ena; la rinunzia a smembrare l'Austria dopo Wagra1n; la rinunzia a fare la pace dopo la battaglia di Dresda; l'esclusione di Murat dallo schieramento di Waterloo, a causa di un risentimento personale; decisioni sbagliate nella politica interna durante i cento giorni. Tutto ciò che si poteva immaginare di grande e di piccolo s'incrociò nello spirito di Napoleone durante le conversazioni sulla piccola isola, delle quali noi possediamo ora, dopo la scoperta dei « Quaderni » del generale Bertrand nel 1940, il più schietto e attendibile documento. Nel corso di questa malinco-nica rassegna venne spontanea, a lui che non era uomo spiritoso•, anche una buona battuta: « l'errore più grave », egli dice, « fu di aver perduto a Waterloo » 14 • Ma quello che a Napoleone sembrava l'errore decisivo, e sul quale egli ritorna incessantemente in queste conversazioni, è ancora qualcos'altro: l'impresa incompiuta della guerra in Spagna 15• Egli dice: <~ Quella miserabile guerra fu la mia rovina. Tutti gli elementi delle mie disfatte ebbero qui la loro fatale radice: essa ingigantì le mie difficoltà, divise le mie forze, aprì una strada all'esercito inglese e distrusse la mia posizione morale in Europa ». Ma perché egli si dovette imbarcare nell'avventura spagnola? Delle molte ragio-ni da lui addotte, nessuna riesce convincente: che lo richiedeva il destino della Francia; che la Spagna doveva essere punita, perché nel 1806, mentre Napoleone era impegnato in Prussia, essa « aveva quasi dichiarato guerra alla Francia»; che nella crisi in cui la Francia si trovava per la grande causa di un'età. nuova contro tutto il resto d'Europa, la Spagna non poteva essere lasciata da parte 16 • Altro-ve dice anche: « cominciai la guerra 14 Cfr. Général BERTRAND, Cahiers de Sainte Hélène. Journal· 1816-1817, Paris 1951, pp. 23, 210, 246; Journal 1818-1819, Paris 1959, pp. 96, 97, 108, 228, 260; Journal Janvier 1821-Mai 1821, p. 38. Las Cases, Le Mémorial de Sainte Hélène, Paris 1961, v. I, pp. 539 e 893; v. II, p. 171. Général Baron GouRGAND, Sainte Hélène. Journal inédit de 1815 à 1818, Paris s.d., v. I, pp. 135, 202; v. II~ p. 112. 1s Op. cit. Journal 1816-1817, p. 148; Journal 1818-1819, pp. 114, 229; Journal Janvier 1821 - Mai 1821, p. 35. 16 LAs CASES, op. cit., v. I, p. 610. Il testo di questo passo sulla Spagna appare nelle varie edizioni con lievi variazioni, alcune delle quali sono state utilizzate nel testo. 113 Bibliotecaginobianco

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