Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

La stabilità delle dittature i discor.si degli uomini che più si sono interessati ai problemi del potere e si osservano le motivazioni e le azioni di altri dittatori, la sensazione di stranezza e di implausibilità svanisce; gli apparenti paradossi si dissolvono in naturali (e un po' ovvie) verità; e si può avere l'impressione di aver sfondato una porta aperta, per quanto occultata essa possa essere dall'ignoranza e da un pensiero confuso. Sono trascorsi venticinque secoli dalla Politica di Aristotele; ma se si ripercorrono le pagine da lui dedicate ai problemi del regime tirannico, si rimane colpiti dalla modernità dei suoi punti di vista che, tra l'altro, sono offerti come consigli pratici ai tiranni 9 • Per rendere sicuro il proprio potere, il tiranno deve mantenere la popolazione in una povertà tale che la preoccupazione del pane quotidiano non consenta l'agio di cospirare contro di lui; .egli deve moltiplicare le tasse e impegnarsi in grandi progetti di investimento; deve far ·guerre all'esterno e mantenere all'interno un'atmosfera di sfiducia e di sospetto reciproco 10 • Non è ammirevole come il grande Stagirita sia pervenuto a descrivere le condizioni di stabilità della dittatura sovietica. e come 1nolte delle cose da lui dette siano state ripetute attraverso i tempi da altri uomini in base alle loro proprie esperienze? Si prenda, ad esempio, la preferenza di chi governa per la povertà dei sudditi. Richelieu e chi scriveva per lui - ben sape11do che « il potere era la cosa più necessaria per assicurare la grandezza dei re e la felicità dei loro regni » - posero succintamente il problema, nel Testamento politico del Cardinale: « Tutti gli uomini di stato convengono che sarebbe impossibile mantenere il popolo nei limiti del dovere, se esso diventasse troppo prospero » 11• Questo principio è importante, ma, forse, inco,mpleto. I grandi rischi che il regime dittatoriale corre non derivano soltanto da un relativamente alto livello delle condizioni di vita del popolo, ma soprattutto dai miglioramenti di tale livello che eventualmente si possono avere. Il fatto non sfuggì all'acuto sguardo di Tocqu.eville: « la Francia 9 Discutendo queste pagine, Theodor Gomperz giustamente si meravigliava del loro tono machiavellico. « In nessun'altro luogo della sua Politica Aristotele assume una tale posizione relativistica» (Griechische Denker, v. III, Berlin und Leipzig 1931, p. 167). . 10 ARISTOTELE, Politica, I. V, c. 11. Per la connessione storica tra tirannide e piani di investimento, e in particolare i lavori p-ubblici assicuranti il pieno impiego al livello di sussistenza, cfr. HERMANN GoTTLOB PLAss, Die Tyrannis in ihren beiden Perioden bei den alten Griechen, Leipzig 1859, I, pp. 352-65. Sul ruolo della sfiducia nel regime sovietico, cfr. il discorso di Kruscev sopra citato (Pravda, 26 aprile 1963, p. 1), dove egli dichiarava essere dovere di ogni cittadino sovietico agire come un vigile poliziotto. 11 Testament politique du Cardinal de Richelieu. Édition critique, a cura di L. André, Paris 1947, pp. 253 e 372. 111 Bi liotecaginobianco

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