Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

Alexander Gerschenkron L'economia sovietica, si disse, è diventata .troppo grande per poter essere efficientemente diretta dal ce11tro. Ma i fautori di questa tesi hanno avuto una secca sorpresa quando, dopo pochi anni, si cambiò ancora indirizzo e dapprima, nel 1961, furono istituiti co.nsigli interregionali, per guidare e coordinare le attività dei Sovnarkhozy, e quindi, nell'autunno del 1962, i Sovnarkhozy stessi furono molto allargati e il loro numero venne drasticamente ridotto. Nello stesso- tempo·, la curiosa riorganizzazione del Partito Comunista, dividendo la sua struttura in gerarchie parallele, agricole e industriali, fornì un mezzo più diretto per facilitare la guida delle imprese industriali dal centro. Nel marzo del 1963, infine, fu creato un nuovo organo, il Co.nsiglio Supremo dell'Economia Nazionale dell'URSS (il Supremo Sovnarkhoz dell'URSS), al quale il Comitato nazionale per la pianificazio·ne (Gosplan) e il Sovnarkhoz dell'URSS, precedentemente istituito, furono subordinati. Il Supremo Sovnarkhoz è dotato di poteri piuttosto illimitati, che si estendono non solò all'industria e alle costruzioni, ma ad ogni ufficio statale, « senza riguardo alla su·a subordinazione ». I vari « Co-mitati Nazionali » per i singoli settori dell'industria - molti dei quali creati in diversi momenti ~ nel 1961-62 sono stati egualmente sottoposti al Supremo Sovnarkhoz o ad uno degli uffici centrali che sono ora subordinati al Supremo Sovnarkhoz 5 • Così, dopo due· anni passati nella scia del movimento di riaccentramento, l'economia sovietica si ritrova allo· stesso punto in cui era prima del 1957. È vero che nell'aprile del 1963 Kruscev parlava ancora contro la diretta subordinazione delle imprese industriali ai Comitati nazionali 6 • Nondimeno, le riforme del marzo 1963 misero capo alla piena resurrezione, sebbene sotto nomi diversi, dei ministeri economici in Mosca come erano esistiti al tempo di Stalin. Il vento aveva mutato direzione. Ma qual'è in generale la ragione della scelta di una via tanto mutevole? Perché questa politica a zig-zag? È per lo meno plausibile presumere che il decentramento era dettato non da· considerazioni di efficienza econo·mica, ma dall'urgente bisogno del gruppo vittorioso di · farla finita con la burocrazia dei ministeri economici che era nata ed era cresciuta nella lealtà ai nemici di Kruscev. Fu necessario parecchio tempo per ricostruire al centro dirigenze di fiducia. La creazione della nuova struttura organizzattva a Mosca può essere interpretata come un segno che il compito era stato completamente assolto. Una volta fatto ciò, il ritorno alla normalità accentratrice ne era il naturale risultato. ---- . s Cfr. Pravda, 14 marzo 1963, p. 1; e The Current Diges( of the Soviet Press, vol. XV, f. 9, 27 marzo 1963, pp. 3-5. 6 Pravda, 26 aprile 1963, p. 2. 106 Bibliotecaginobianco I \ I

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