Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

I La stabilità delle dittature tura moderna di un pericolo di disfacimento e, al caso, di improvviso crollo. Il secondo punto è anche più importante per la comprensio-ne di ciò che segue. Ho parlato finora di dittatura moderna tout court, senza definirla, tranne che indirettamente, e soprattutto senza sp-ecificare il tipo storico attuale che ho presente. Dirò, dunque, che d'ora in poi intenderò per dittatura moderna un sistema di governo dittatoriale che non può derivare le sue pretese sul potere da un'antica tradizione o, almeno, da una stretta ed effettiva alleanza con un forte potere tradizionale. La tendenza della dittatura moderna al totalitarismo, o almeno ad avvicinarsi al totalitarismo, impedisce ai poteri tradizionali di continuare ad esistere 3 • Per il resto, debbo dire che le ricerche e le riflessioni che io ho dedicato a questo argomento sono state incentrate sulla dittatura sovietica in Russia. Non vi è dubbio che le condizioni di stabilità che ho menzionate si sono chiarite e rafforzate nel mio pensiero attraverso questi studi. Se persisto a parlare di dittatura moderna piuttosto che limitarn1i al caso sovietico, non è perché vo,glia presentarvi una teoria ge11erale della dittatura, ma per trasmettere a voi la mia profonda convinzione che una parte dei caratteri che colpiscono così fortem-ente chi ha a che fare con il regime sovietico appare riprodotta in parecchi casi comparabili ad esso. Lo sco·po principale che mi propongo, nel fare un discorso di ordine generale, è di rafforzare la mia interpretazione della dittatura sovietica mediante la discussione dei casi che riferirò, anche se non mi sfugge che l'effetto esplicativo è reciproco e l'esperienza sovietica a sua volta getta luce sul comportamento delle dittature in altri tempi e in altri paesi. II Per ritornare, finalmente, alle condizioni di stabilità sopra enunciate, si possono scegliere alcuni aspetti più significativi della politica sovietica e tentare di riferirli ai concetti generali da me avanzati. Guardiamo un po', per prima cosa, la politica del regime sovietico nel ca1npo degli investimenti. Se dovessi riassumere in un'unica frase . 3 Totalitarismo è concetto approssimativo che non può mai esprimere pienamente ciò che la parola indica. La totalità dei rapporti umani, se si deve prendere sul serio il termine, sfuggirà sempre anche alla· piì1 indiscreta invasione da parte dello stato. Georg Simmel ebbe a notare: « L'eliminazione di ogni spontaneità in una posizione subordinata è in realtà assai più rara di quanto si possa dedurre dalle espressioni popolari che usano frequentemente termini e frasi come ' costrizione, nessun'altra scelta, assoluta necessità', e così via. Anche nel più crudele ed oppressivo stato di subordinazione esiste di solito un considerevole grado di libertà personale » (Soziologie, cit., p. 135). 103 BJbtiotecaginobianco

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