.. I Problemi dell'industrializzazione veneziana mente sull'inquinamento dell'atmosfera, sulla ciroclazione urbana, sullo scambio di servizi reciproci (fenomeni che respingono la pressione della speculazione privata), in una con il basso costo delle aree fabbricabili espropriate per il Quartiere Urbano e di quelle di provenienza rurale, hanno ·richiamato qui molte di quelle iniziative edilizie di carattere pubblico che nel primo, e nel secondo dopoguerra sono state prese a favore della popolazione in più disagiate condizioni econo-miche. E qui il comune ha reperito le aree per la costruzione delle « coree» di Ca' Emiliani, Ca' Sabbioni, Ca' Brentelle, del Villaggio del Mutilato e simili, destinate ad ospitare disoccupati, sfrattati e frangie sociali dello stesso ti po 6 • * * * I problemi, sono, dunque, assai complessi: leggere tra le righe di questo articolato fenomeno dei nostri giorni l'influenza di Marghera è impresa che non può certo esaurirsi con questa breve indagine. Ad essa, infatti, abbiamo affidato solo il compito di delineare un quadro sommario e d'insieme della complessa realtà che ci è di fronte, e sulla quale dati e notizie sono assai scarsi. Ma su questa realtà ci auguriamo che si continui ad indagare per il grande interesse che desta nello studioso, oltre che per i suggerimenti di ordine generale e per il patrimo:nio di informazioni che può fornire a chi prende a cuore l'avvenire di Venezia. CALOGEROMUSCARÀ 6 Del resto, come s'è detto, non è solo Marghera la periferia di Mestre. La città di terraferma si presenta oggi topograficamente formata di un nucleo centrale compatto, disteso in direzione nord-sud, tra Carpenedo e Marghera. Vi si possono distinguere, all'interno, una espansione settentrionale tra il vecchio centro e Carpenedo, condotta fondamentalmente dalle due arterie di viale Garibaldi e di via Colombo e Ca' Rossa; una espansione centrale, condotta tra il vecchio centro e la stazione ferroviaria di Mestre, e inquadrata entro la trama di un reticolo viario i cui assi principali sono via Piave, via Capp,uccina e Corso del Popolo; infine, una espansione meridionale. - il quartiere urbano di Marghera - oltre la ferrovia di Mestre. Sia nel caso della espansione settentrionale come in quello di Marghera, man mano cioè che ci si allontana dal centro, si p·uò dire che la fisionomia socio-economica dell'abitato e della popolazione peggiori (con l'eccezione di nuclei di tipo periferico anche all'interno del centro, ma lungo le strade secondarie, e di nuclei di tipo centrale nelle due espansioni, ma lungo le strade principali). Anche verso occidente (Cipressina, Gazzera, Catene) e verso oriente (Altobello, Villaggio S. Marco, Quartiere S. Giuliano, Bissuola), man mano ci si allontana dal centro, la fisionomia peggiora. Mestre continua poi lungo tutte le arterie ·che vi si diramano, talora inglobando grossi paesi preesistenti, che conservano una larva di vita autonoma (è il caso di Favaro, di Zelarino, di Chirignago); talora senza incontrarle (è il caso del Terraglio, della Padana ecc.). Discriminante fondamentale tra questo tipo di periferia e quella del nucleo compatto, l'intromettersi nel primo di aree verdi, cui corrisponde tra la popolazione un'attività rurale residua. 99 Bi liotecaginobianco
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