Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

f Calogero Muscarà Mestre e Marghera accolgono, infatti, parte della popolazione inurbatasi. Favara Veneto e Chirignago, Zelarino e Malcontenta - almeno per la parte in cui non sono già entrati a partecipare del centro urbano vero e proprio - rappresentano, invece, un prolungamento della città .nella campagna, con caratteri in parte simili a quelli dell'area che si allunga di 18 km. fuori dalla zona industriale. Il quartiere urbano- di Marghera, la cui costruzione fu prevista nel quadro dell'istituzio·ne della zo-na industriale, e in funzione ausiliare, non risulta oggi ospitare una parte molto maggiore di addetti delle altre porzioni urbane della terraferma veneziana. In un'area che è maggiore di quella del quartiere urbano vero e proprio, e che comprende anche una porzio·ne della circoscrizione amministrativa di Chirignago e tutta la circoscrizione amministrativa di Malcontenta, aggregate a Marghera nell'ultimo decennio, gli abitanti legati direttamente (addetti) o indirettamente (carico familiare) alla zona industriale non dovrebbero superare il 35% della popolazione residente. Chirignago, alla periferia sud-occidentale di Mestre, ne conterebbe il 37%. Favara Veneto, all'estremità nord-orientale, conterebbe, invece, il 29% della sua popolazione legato in qualche misura a Marghera; Mestre il 25%, Zelarino· il 18%. Si può, sulla scorta di queste differenze, non molto sensibili per il vero, attribuire la diversa fisionomia di Marghera e di Chirignago al maggior peso della popolazione legata a Marghera? Stenteremmo a rispondere affermativamente, dal momento cl1e - innanzitutto - le circoscrizioni amministrative sono troppo ampie per riuscire caratterizzate verosimilmente da valori d'insieme riferiti a situazioni locali assai disfarmi. Se, in prima approssimazio·ne, si può affermare con tranquillità che Mestre ha una fisionomia socio-economica diversa da quella della sua p_eriferia, non è altrettanto vero che tutta Mestre go·da di vere e proprie condizioni di privilegio. Carpenedo o la Gazzera, il villaggio S. Marco o il quartiere Altobello, per no·n fare eh~ qualche esempio, no11 sono certo molto diversi dalle circoscrizioni periferiche. D'altra parte, se non v'è dubbio che Marghera e Chirignago ospitano la parte maggiore della po·polazione gravitante sulla zona industriale e vengono qualificate dall'opinione corrente come quartieri « popolari », è difficile attribuire questa loro fisionomia all'insediamento della mano d'opera per le industrie di Marghera, fondandosi su quel 35 - 37% delle nostre statistiche. Semmai l'influenza è di altra natura. La vicinanza di quel complesso di · industrie che si /agglomerano nella zona di Marghera, con tutte le conseguenze che ciò comporta special98 Bibliotecaginobianco \ I

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