Nord e Sud - anno XII - n. 61 - gennaio 1965

Giuseppe Gal0:sso cinesi è completamente disarmata e impotente». Non crediamo di esagerare, affermando che rare volte è sfuggit~ alla penna di un leader comunista una confessio·ne così piena della natura totalitaria della prassi del suo partito. Nel quale si disèute, ma d.al quale coloro che mantengono fede alle loro co-nvinzioni, le esprimono e cercano di propag~rle, sono « cacciati » per « frazionis1no » e « indisciplina »._ Si discute, ma per eliminare le dissidenze e praticare un vero e proprio lavaggio dei cervelli. Si discute, ma dando ai problemi parasindacali, alle rivendicazioni di tutto e di tutti, ai moti emozionali della base la preferenza sui grandi pro·blemi ideologici e politici (lo « Stato· », le « fo·rze motrici della rivoluzio·ne » ). È lecito definire questa prassi come una prassi di qualunquismo rivoluzionario. Essa è certamente e tipicamente togliattiana; è stata anzi la via lungo la q11ale Togliatti ha consolidato la sua direzione del partito dal 1964, dando ad esso una decorosa facciata di dibattiti assidui e intensi, ma nel contempo smascherando- così ed espellendo gli avversari della sua linea, spoliticizzando sul fronte interno del partito lo spirito dei militanti, svolgendo- un-'azione profo·ndamente disedu·cativa che potrebbe in determinate circostanze riservare sorprese inaspettate ai fanatici del « monolitism.o » e della « forza » comunista, garantendo il proprio potere con il sottinteso dello spirito classista e rivoluzionario posposto alle esigenze della formazi~-ne di un grande fronte popolare. Il seco11do punto importante della « memoria » di To,gliatti è l'analisi, che vi si abbozza nella seconda parte, d~lla società capitalistica a metà del secolo .XXe delle conseguenze che ne derivano per l'azione comunista. « La crisi del mondo economico borghese è molto profonda », scrive .Togliatti. « Nel sistema del capitalismo mo,nopolistico di Stato sorgono problemi del tutto nuo-vi, che le classi dirigenti non riescono più a risolvere con i metodi tradizionali. In particolare, sorge o·ggi nei più grandi paesi la questione di una centralizzazione della direzione economica, che si cerca di realizzare e.on una pro,grammazione dal1' alto, nell'int~resse dei grandi mo11opoli e attraverso l'intervento dello Stato ». Di fronte a ciò i comunisti debbono· avviare « uno sviluppo e· una coordinazione delle rivendicazioni immediate o,peraie e delle proposte di riforma della struttura economica (nazionalizzazioni, riforme agrarie, ~cc.), in un pian-o generale di sviluppo eco-nomico da contrapporre alla programmazione capitalistica (perché) un'iniziativa politica in questa direzio-ne ci può facilitare la conquista di una nuova grande influenza· su tutti gli strati della popolazione, cbe non sono ancora conquistati al socialismo, ma cercano una via nuova». D'altra parte, « la programmazione capitalistica è · sempre collegata a tendenze anti8 Bibliotecaginobianco .. ..

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