Nord e Sud - anno XI - n. 60 - dicembre 1964

Insegnare a leggere il giornale non si può far molta strada, in primo luogo perché non si può conoscere con esattezza quante copie vendano effettivam·ente per ciascun numero i giornali italiani (a differenza di quanto accade in alcuni paesi stranieri); e in seco·ndo luogo perché difettano- le indagini sistematiche per C<.)noscere la composiz:io11e sociologica del pubblico di ciascun gio1 rnale. Sj può, tuttavia, procedere per mezzo di indagini approssin1ati·ve, le quali, se non consentono di giungere a risultati precisi e statisticamente fo·ndati, servono però ad esercitare lo spirito) di o-sservazione e di riflessione nel giovane lettore .. Si tratta di far osservar~: .~a) Il contenuto degli ari11u,nci eco,no,nici. Mentre la pubblicità delle grandi imprese che producono per i consumi di massa tende ad essere press'a poco omog.enea (la medesima. vignetta pubblicitaria di un certo sapone « di bellezza » la si può ritrovare tanto sul giornale proletario quanto sul rotocalco borghese), gli « annunci economici» o « piccoli annunci » rispecchiano entro certi limiti il livello economico e sociale sia dell'inserzio11ista sia del pubblico (o almeno della maggioranza) dei lettori. Sulla scia di q11esta differenza, si verifica anche una selezione della pubblicità di certi beni di consumo che hanno la loro clientela soltanto· in determinati ceti: non conviene reclamizzare una certa marca di motoscafi da gran turisn10 su un giornale popolare. Si confro·nti a questo scopo la p1.1bblicità inserita sulla « Domenica del Corriere» e quella che appariva sull'« Illustrazione Italiana». b) Chi compera determinati giornali. Alcuni « volontari » (qui il lavoro· di gruppo è indicato,) potrebbero ir1tervistare i rivenditori di giornali, specie quelli cl1e gestiscono chioschi situati in punti strategici, ove passa una folla eterogenea, socialmente composita (per es. nelle stazioni ferroviarie), per avere r1otizia dei « tipi sociali » in rapporto ai loro acquisti: cioè per sapere (co·n larga approssimazione, empiricamente) quali giornali preferiscono, rispettivamente, gl'impiegati e le impiegate, gli operai e le operaie, gli studenti e le studentesse, i professio-nisti, le casalinghe, ecc. Anche l'ora di maggior vendita di un certo giornale o di certi giornali, nel corso della giornata, è significativa (gli operai che vanno in fabbrica tra le 5 e le 7 compreranno a quell'ora i loro giornali, mentre gl'impiegati, i com1nercianti, i professionisti che escono di casa per raggiungere il proprio· luogo di lavoro tra le 7 e le 9 faranno salire in queste ore le vendite di altri tipi di giornali). Una piccola indagine può anche essere condotta tra parenti, amici e conoscenti; l'insegnante suggerirà un breve questionario, seguendo il quale gli studenti prenderanno nota dei giornali letti, dei motivi della preferenza che saranno dichiarati, delle eventuali critiche 89 Bibliotecaginobianco

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