Roberto Berardi forma mentis di chi lo fa, prima ancora di rispecchiare usi e costumi, passioni e inclinazio·ni, idee e pregiudizi del mondo esterno. Anche il giornale più « o-bbiettivo », cioe meno fazioso :e partigiano, è pur sempre la proiezione della mentalità di un ambiente - quello del gruppo d'intellettuali che lo fa o che vi collabora - e di un ceto sociale - quello verso cui si rivolge il giornale, e al quale esso si presenta co-me il suo servizio d'informazioni. Questo orientamento del giornale lo si ritrova in tutte le sue parti: nella cronaca politica co-me in quella teatrale e cine1natografica, nel modo di riferire su una mostra d'arte come su un fatto di cronaca nera o giudiziaria. Ogni giornale costituisce un tutto unico, un'unità organica, in cui o-g11pi arte tende a presentare al lettore la medesima unica co,ncezione del mondo, della vita, dei valori della civiltà. 3. L'insidia maggiore che minaccia il lettore è la carica emotiva contenuta in ciascun giornale. Essa rappresenta forse l'elemento più distintivo del cosiddetto « stile giornalistico ». Ricchi di questo potere che aggira le difese della ragia-ne, facendo appello alle forze che si agitano nella sfera del sentimento, so,no specialmente i titoli e le i1nmagini, che aggrediscono il lettore con la loro· immediatezza espressiva, suscitatrice di suggestìoni e di emozioni irrazionali. È nei loro confronti che bisogna innanzi tutto stare in guardia. Ma anche il testo contiene .le medesime insidie; e· occorrono lunghe riflessio-ni e analisi e confronti, insomma un lungo allenamento per diventare· veramente immuni dalla captatio giornalistica, tanto più difficile da evitare quanto più il giornale appare formalmente « o·ggettivo », equilibrato, imparziale, e cioè mimetizzato. Circa i molti modi con cui opera la sua suggestione il cosiddetto « stile giornalistico », rimandiamo alle o-pere sulla psicologia della propaganda. ALCUNE IDEE PER ESERCITAZIONISINGOLE E COLLETTIVE Perché gli sforzi diretti a risvegliare nello studente-lettore di giornali una coscienza critica diano buoni risultati, non basta tenere qualche lezione teorica; occorre scendere al concreto, far condurre un'analisi direttamente· dallo studente. Le « esercitazioni » che qui proponiamo potranno essere effettuate da tutta la classe sotto la guida· dell'insegnante, o da singoli studenti, o da gruppi di essi 5 , con gli adattamenti sug.geriti dalle circostanze temporali e ambientali . . 1. Si comincerà col far cercare « che cosa dice », cioè quale posizione sostiene, un dato giornale. Per far ciò occorre confrontarlo co·n _, s Maggiori suggerimenti e una ricca messe di esempi tratti dalla stampa francese nel citato saggio del Pucheu, p. 139. e segg., p. 167 e segg. 86 Bibliotecaginobianco
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