Nord e Sud - anno XI - n. 60 - dicembre 1964

.... ,._ Insegnare a leggere il giornale C'è, infine, da tener presenti i legami finanziari tra gruppi economici che si dedicano ad attività le più diverse, e i giornali. I proprietari o i finanziatori di determinati giornali posso,no essere proprietari o finanziatori, per esempio, di case cinematografiche, o di case editrici, o di società immobiliari, o di catene di alberghi ecc.: ovviamente quei giornali daranno ampio risalto ai film, ai libri, alle zo,ne residenziali, agli itinerari turistici in cui sono impegnati i capitali dei loro proprietari o · finanziatori. Certe « recensioni » librarie o cinematografiche in realtà sono articoli pubblicitari, più efficaci di una tradizionale inserzione pubblicitaria proprio perché si presentano- al pubblico- « mimetizzati », con il tono di una critica distaccata e « obbiettiva ». Così pure certe località turistiche devono il loro « lancio » al fatto che il capitale impegnato negli alberghi, nella lottizzazio-ne del terreno e nella costruzio-ne di ville ecc., e il capitale impegnato in certi organi di stampa uscivano dalle stesse mani. CONCLUSIONE I capisaldi che devo,no guidare l'analisi del giornale possono essere riassunti così: 1. Tutto, nel giornale, è significativo (ciò che c'è, e ciò che manca; le pagine dedicate alla politica e all'economia, al pari di quelle dedicate allo_ sport, alla cronaca nera, alla cronaca rosa, alla corrispondenza dei lettori, alla pubblicità). Anche, ogni giornale è significativo, qualunque sia il suo livello: è sufficiente leggerlo con distacco, senza lasciarsi calamitare da esso, ma anche senza respi11gerlo sdegnosamente perché lontano dai nostri gusti: basta leggerlo con spirito critico, domandandosi continuamente di èhi, di quali ambienti, di quali stati d'animo, di quali storture mentali e psico-logiche eventual1nente, esso è specchio. Una lettura così condotta non è più perdita oziosa di tempo (com'è sovente la lettura di tanta stampa « gialla » e « rosa ») 1na mezzo prezioso per conoscere _il mondo in cui viviamo, nelle sue cime e nelle sue paludi. 2. Tutto, nel giornale, è indice di un'intenzione, magari inco,nscia. Ogni giornale ha un suo orientamento, un suo metro· per misurare le · cose; e se i fogli « impegnati » scopertamente (quotidiani politici e perio-- dici religiosi, per esempio) lasciano intravedere facilmente qual è l'angolo visuale da cui guardano- il mondo, gli altri- no11 sono meno « orientati » dei primi. Come nella storiografia, così nel giornale - cronaca, o specchio, o abbozzo di sto,ria contemporanea - non si deve cercare un'« obbiettività » impossibile; appunto perché « specchio », ~sso riflette la 85 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==