Roberto Berardi e nelle professioni. Qui si può applicare il metodo proprio dell'indagine culturale: il giovane do-vrebbe essere abituato a domandarsi chi è l'autore (i numerosi dizionari bio·grafici di viventi, esistenti· in una buona biblioteca, dànno, le informazioni essenziali, in genere sufficienti per uno studente di liceo); se l'autore, invece di essere giornalista o uomo politico, è uno studioso,, autore di opere a stampa, sarà utile informarsi sui suoi libri, e sul suo indirizzo ideologico. Anche i rappre_sentanti più insigni della cultura nazio,nale e internazionale hanno una propria concezione del mondo,, un preciso personale orientamento ideolo,gico: neanche dinanzi a loro dobbiamo jurare in verba magistri, ma renderci conto dell'origjne delle lo,ro affermazioni, delle loro interpretazioni dei fatti, dei loro giudizi. CHI C'È DIETRO IL GIORNALE · La cosa più difficile a farsi è condurre l'an.alisi sino a scoprire o a intuire chi c'è dietro le quinte del giornale: i proprietari, i finanziatori, i grossi inserzionisti pubblicitari, e infine il pt1bblico, che se da un lato è « guidato » dal giornale, dall'altro rappresenta per questo· un limite che dev'essere tenuto. presente. Co-me s'è già osservato· sopra, se è vero che il giornale pubblica ciò che vuole che il suo lettore sappia, d'altra parte il lettore vu·ole trovare nel suo giornale determinate co-se presentate in un determinato- modo, ed è· pericoloso contraddirlo; potrebbe cambiare giornale. Per quanto riguarda i proprietari e i finanziatori di un periodico, il lettore che non si occupi in modo speciale della stampa e delle sue vicende deve accontentarsi delle notizie che si possono leggere di tanto in tanto su riviste di studi politici, o politico-sociali, particolarmente attente a questo aspetto della vita della società italiana. Ma per addestrare lo spirito critico dei giovani si potrebbe anche, semplicemente, invitarli ad osservar.e quale atteggiamento questo o quel giornale assuma di fronte a temi ampiamente dibattuti, specie quando vi siano in gioco interessi eco,nomici: « dimmi che interessi difendi, e ti dirò chi ti finanzia ». Analogamente per la pubblicità: se il piccolo inserzionista può, con libera decisione, pubblicare il suo piccolo annuncio sul giornale più diffuso, badando- unicamente a raggiungere il maggior numero di persone, i grossi inserzionisti, e specialmente le grandi società pubblicitarie che manovrano miliardi possono usare la loro potenza per sorreggere quegli organi di stampa che meglio difendano le posizioni a loro care. L'osservare (co,nfrontando parecchi giornalj tra loro) verso chi vada la preferenza dei grossi inserzionisti, aiuta a capire molte cose. 84 \ Bibliotecaginobianco
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