... Insegnare a leggere il giornale quello stesso giornale, lieto di trovarvi conferma e conforto alle sue persuasioni di sempre. Non c'è bisogno di pensare, come i maligni insin11ano, che dette lettere, o almeno le più « significative » (nel senso desiderato- dal giornale che le pubblica), siano fabbricate in redazione. Senza escludere che ciò possa talvolta avvenire, si può esser certi che, tra la mo,le notevole di corrispondenza che ogni giornale mediamente diffuso riceve, v'è ampia· possibilità di scegliere le lettere che più servono, cestinando le altre. Inoltre, chi scrive ad un dato giornale ne è lettore; e se ne è lettore, ne condivide l'orientamento, le idee, i pregiudizi, la mentalità media, nonostante dissensi su singoli punti o questioni. Qui ben vale il detto: « dimmi che giornale (o che giornali) leggi, e ti dirò chi sei». Non fa me_raviglia, quindi, che un giornale possa pubblicare in ogni numero, e per tutto l'anno, lettere autentiche che confermano, rafforzano, integrano la particolare visione delle cose che il giornale si sforza di accreditare. Queste rubrìche, che troviamo così nei quotidiani politici come nella « stampa rosa» per ragazze, sono molto più efficaci nel rafforzare determinate idee, sentimenti, emozioni, pregiudizi, degli stessi articoli e titoli e immagini pubblicati nelle altre pagine del periodico: perché gli articoli e il resto so110 opera dei giornalisti, e quindi « di gente diversa da noi », che il pubblico accomuna istintivamente al « maestro o professore che sta in cattedra », ricordo dei suoi anni giovanili; autorevoli sì, ma, in fondo, « al di sopra di noi, e quindi distinti da noi »; mei;itre i lettori che scrivono al giornale « so-no gente co1ne noi » e trattano temi sovente terra terra, affini ai te1ni mediocri dell'esistenza di tutti i gio-mi, propria del lettore comune. Di qui la maggiore risonanza di queste pagine, tra le più lette (e le prime ad esser lette) di ogni giornale, e le più approvate 4 • GLI ARTICOLI DI COMMENTO Relati,·amente più facile, dal punto di vista del metodo, è insegnare ai giovani .come leggere quelle parti del giornale che co·ntengo,no dichiaratamente· articoli di commento o di critica: articoli di fondo, elzeviri, e poi gli altri articoli delle diverse rubrìche (politica, ·finanziaria, letteraria, artistica, musicale, teatrale, cinematografica, sportiva ...). Si tratta in genere di articoli firmati o siglati (se no,n sono firmati, la respo·nsabilità diretta è attribuita al direttore). Gli a~tori sovente non so·no gi_ornalisti professio·nisti, ma persone eminenti nei_ diversi ~ampi della cultura 4 Si vedano a questo proposito le considerazioni di G. Fofi all'inizio dell'articolo citato nella bibliografia. 83 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==