Roberto Berardi caratteri in neretto attribuiscono, all'occhio del lettore sprovveduto, maggiore importanza e autorità al loro contenuto, e incoraggiano il pigro a saltare quei capoversi cl1e; invece, appa~o-no composti in caratteri normali. Per quanto riguarda la spezzatura dell'articolo, questa è dettata in genere dal desiderio di far apparire in prima pagina il titolo della notizia giudicata importante; seguono- poche rigl1e del testo, poi il lettore viene rinviato alle pagine interne per la lettura del resto. Ma proprio perché il lettore pigro sovente non va a cercare la co·ntinuazio,ne, accontentandosi di ciò che ha ap·preso dal titolo e dalle prime righe, ec~o la possibilità di « nasco·ndere » certe i11formazioni poco gradite, dandone nel contempo una versione addo,mesticata attraverso il titolo, il solo che sia universalmente letto. UNA RUBRÌCA A SÈ: LE LETTERE AL GIORNALE Si è già detto, parlando della raccolta delle informazio·ni, che solo una parte delle notizie giunte in redazione viene pubblicata; e si è osservato• co-me talvolta la selezione delle notizie sia fatta non in base alla loro presunta importanza oggettiva, ma in base all'indLrizzo generale - del giornale: entro certi limiti, e compatibilmente con l'esigenza della serietà professionale e della concorrenza con i periodici rivali, o·gni giornale fa leggere ai suoi lettori, da un lato, ciò che desidera e che ritiene compatibile con gl'interessi che difende, dall'altro ciò che ritiene che i suoi lettori desiderino leg.gere. Un quotidiano diffuso in ambienti di destra irriterebbe i suoi lettori se pubblicasse troppi articoli sui progressi economici e culturali della Cina comunista; viceversa, un quotidiano diffuso in ambienti di sinistra otterrebbe il medesimo effetto n~gativo· se parlasse diffusamente degli aspetti positivi del capitalismo tedesco o americano. Questa « selezione », dovuta ad un duplice ordine di motivi, do-mina so·vrana in quelle rubrìche di « corrispondenza con i lettori » o· di « lettere al giornale » che si sono tanto diffuse negli ultimi anni. Dal punto di vista « esterno » esse occupano un posto a sé, tra l'« informazione» e il « commento ». Dal punto di vista « interno», o· del valore, so-no contemporaneamente speccl1io del pubblico che le scrive e specchio del giornale che le seleziona e le pubblica: da un lato costituiscono un formidabile strumento di persuasione occulta in mano alla redazione, che attraverso· esse diffonde modi di pensare, sentimenti, pregiudizi che collimano· con la linea che il giornale difende; dall'altro sono fonte di soddisfazio-ne non picéola per il lettore di 82 Bibliotecaginobianco
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