Nord e Sud - anno XI - n. 60 - dicembre 1964

Roberto Berardi nistrazioni dei giornali, che hanno tariffe diverse per le inserzioni, a seconda delle pagine. È ovvio che, se il giornale vuol dare scarso risalto ad un'informazione che, tuttavia, non può no:i;ipubblicare per questioni di prestigio o di serietà professionale, o anche solo per evitare po1emiche da parte di altri giornali, o proteste da parte di lettori, la stamperà in una pagina interna, in uno di quegli « angolini » notoriamente « morti », trascurati dal lettore frettoloso. Il contrario accadrà se vuol darle risalto. Analogamente, l'impaginazione si presta ad influenzare in un senso o nell'altro il lettore mediante l'accostamento di articoli di contenuto o d'indirizzo affine, in modo· che la lettura dell'uno rinforzi le impressioni, le emozioni, i convincimenti provocati dall'altro; oppure mediante l'accostamento, all'articolo contenente l'informazione sgradita al giornale - per es. il disco·rso di un uomo politico di fede opposta - di uno o più articoli neutralizzanti, o perché sostengono tesi contrarie, o perché, anche trattando apparentemente arg.01nenti diversi, mettono indirettamente in dubbio le notizie o i concetti esposti nel primo. 2. L'intitolazione. Il modo più spiccio e più sicuro per influenzare in un senso o nell'altro il lettore è l'uso spregiudicato dei titoli. La stragrande maggioranza dei lettori del giornale è frettolos~, pigra, passiva. Si pensi quali sono i momenti della giornata che un gran numero di persone dedica alla lettura del quotidiano o del rotocalco preferito : i minuti di attesa del treno o del tram, prima di andare in ufficio o al momento del ritorno a casa; il periodo trascorso sul treno o sul tram; la siesta pomeridiana; l'ultima mezz'ora della giornata prima di addormentarsi. Tutti momenti in cui lo spirito dell'uomo·, per motivi diversi, è in atteggiamento passivo, recettivo, disposto senza saperlo ad accettare l'influenza che i « persuasori occulti » desiderano esercitare su di lui. Inoltre, non sempre il nostro lettore frettoloso ha tempo di leggere tutto intero il gio,rnale, e nemmeno un determinato articolo; e anche se legge un articolo per intero, non sempre - specie quando è lungo - gli riesce di leggerlo tutto d'un fiato; più spesso è costretto a interromperlo e poi a riprenderlo, anche più volte. Tutte circostanze che ostacolano nel lettore medio la possibilità di giudicare un articolo cogliendolo nella sua interezza, in modo da scoprirne gli eventuali punti deboli, le interne contraddizioni ecc. Di qui l'enorme importanza del titolo come riassunto, che -aiuta il lettore frettoloso a tener a 1nente il contenuto, specie se la lettura è stata saltuaria o interrotta; come giudizio, se il lettore è in uno stato mentale così passivo da non essere in grado-, o da non aver . voglia di trarre dall'informazione un giudizio suo; come strumento di 76 \ Bibliotecaginobianco

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