.. Insegnare a leggere il giornale in modo diverso dai diversi testimoni; il corrispondente del giornale raramente è testimone, e si limita a raccogliere le testimonianze altrui: egli annota già, in certa misura, delle « interpretazioni ». A sua volta, per trasmettere la notizia in forma giornalisticamente utilizzabile, è costretto a « lottare » contro l'ostacolo dell'espressione letteraria: il linguaggio del più abile maneggiatore di vocaboli sarà sempre approssimativo e inadeguato nell'esprimere esattamente un fatto anche modesto; se a ciò si aggiunge l'inevitabile soggettività del cronista, si comprenderà come le primitive testimonianze subiscano, involontariamente e ·magari inconsciamente, un'alterazione. Nei successivi passaggi può accadere un'ulteriore manipolazione (la redazione può ritenere necessario rielaborare stilisticamente la notizia; questa all'ultimo momento può venire ridimensionata per esigenze di spazio ecc.). È facile immaginare poi ciò che succede quando l'evento si è verificato agli antipodi, e non è un modesto fatto di cronaca, ma un avvenimento complesso e confuso (rivoluzioni, crisi economiche, dimissio-ni di governi, cataclismi naturali ecc.), e i particolari che leggiamo sono passati attraverso i resoconti, cioè attraverso il mo,do di vedere le cose, di « inviati » o di corrispondenti di agenzie straniere, la ct1i mentalità è lontanissima dalla nostra. Altro fatto « tecnico », che avvìa, però, a comprendere molti misteri del giornale, è il suo costo. Si elencheranno le numerose e altissime spese di un giornale moderno : stipendi al direttore e ai redattori; compensi ai collaboratori e ai corrispondenti; abbonamento alle agenzie di n_otizie; affitto dei locali della redazione; telegrafo, telefono, telescrivente; posto di ascolto radio (nei quotidiani più importanti); tipo-grafia, carta, spedizione... Data la quasi costante impossibilità di coprire le spese con la sola vendita (i giornali si vendono in genere sottocosto), si farà avvertire, da u11 lato, l'importanza positiva della pubblicità, che apporta al giornale quel finanziamento che gli consente di sopravvivere, dall'altro il suo peso negativo, quando vi siano determinate forze economiche che rifiutino, o minaccino di revocare le inserzioni, ponendo il giornale nel dilemma di sottomettersi perdendo la propria libertà, o di • scomparire. b) I « centri d'interesse » del giornale La seconda cosa da fare, in questa « marcia d'avvicinamento » alla conoscenza del giornale, è far cercare e scoprire dagli allievi quali sono i suoi « centri d'interesse». Due o più quotidiani, per es., possono avere come sottotitolo « quotidiano d'informazioni »; ma una lettura attenta farà scorgere che uno dà maggior posto alla cronaca nera (delitti, 71 Bibliotecaginobianco
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