,,.. Insegnare a leggere il giornale del più vasto problema del come interpretare le informazioni che riceviamo attraverso i molti canali della comunicazione di massa: cinema, radio, TV. Ma se alcuni dei nuovissimi mezzi - la televisio-ne in particolare - rivestono un'importanza primaria nei riguardi della collettività e della sua educazione civica e politica, il quotidiano e il rotocalco, i11 quanto f J. tti di carta stampata, e in quanto utilizzanti un linguaggio più vicino a quello della cultura scolastica, debbono richiamare maggiormente l'attenzione degli insegnanti, in sede di educazione civica. IL< GIORNALESPECCHIODELLASOCIETÀ ll primo concetto che deve guidarci, e di cui dobbiamo rendere convinti i giovani, è che il giornale è sempre ·uno specchio degli uomini e della società, qualunque sia il suo livello, e quali che siano gli argomenti che tratta. Qualunque giornale, anche sportivo, anche per ragazzi, è un documento da analizzarsi alla stregua di un documento storico; a chi lo sa leggere, esso parla il linguaggio che le più antiche testimonianze del passato sono solite parlare agli studiosi di storia. Insegnare la storia e insegnare a leg.gere il gio·rnale non sono, quanto al meta.do, cose diverse e lontane, sempre che l'insegnamento della storia sia inteso non come inzeppamento acritico di no,mi e di date, o come aprioristico indottrinamento ideo1ogico, ma co,me apprendimento critico· del passato attraverso la considerazione delle più ragguardevoli testimo-nianze che esso ci ha lasciato. Ne viene sottolineata l'utilità non solo didattica di insegnare la storia passata attraverso la lettura e l'analisi di documenti: questo metodo - l'unico per insegnare davvero la storia - è altresì il miglior mezzo per formare nei giovani quell'abito critico che è indispensabile per essere cittadini non « condizionati » dalle opposte propagande, mentalmente indipendenti, veramente liberi in una comunità libera. Insegnando a « leggere » i documenti storici, insegneremo anche a leggere i giornali di oggi. Un secondo, concetto è che il giornale si fa seguendo certe norme, certi criteri, una certa prassi, dalla raccolta delle notizie alla loro scelt~, alla loro -presentazione, alla valorizzazione, al commento, alla composizione tipografica, all'impaginazione; per comprendère e dominare il giornale - anziché lasciarsene do,minare - occorre anche sapere come nasce. E poiché le scuole medie di 2° gradq accolgono giovani tra .i l 4 e i 19 anni, secondo due cicli successivi (un biennio e un triennio) distinti tra loro per un differente metodo d'insegnamento, v'è la possibilità di graduare lo studio del gio,rn~le secondo due fasi successive. 69 Bibliotecaginobianco
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