GIORNALE A PIU; VOCI Realismo per l'urbanistica Nei giorni 23, 24 e 25 di ottobre si è tenuto a Firenze il X Congresso nazionale di urbanistica indetto dall' I.N.U. ed avente per tema « Un ordinamento urbanistico democratico: forze - organi - regolamento della legge». Il _giorno prima alcuni giornali economici avevano pubblicato ·uno schema di nuova legge urbanistica, il quarto della serie in quattro anni dopo quelli predisposti dalle Commissioni nom-in~te dai ministri dei Lavo,ri p·ubblici che si sono succeduti in tale periodo, e cioè gli onorevoli Zaccagnini, Sullo e Pieraccini. Il testo pubblicato p-er ultimo presenta molteplici diversità rispetto a quello elaborato a suo tempo dalla Commissione Pieraccini, in armonia con i principi stabiliti in materia nell'accordo di governo del luglio, scorso, e che divergono da quelli previsti nel pro,gramma del primo Governo Moro in ordine soprattutto ai criteri di applicazione dell'esproprio generalizzato delle aree edificabili ed alla determinazione della relativa indennità. In particolare, all'art. 17 del nuovo scl1ema si prevede l'espropriazione di tutte le aree inedificate -- o utilizzate per costruzioni qualora l'utilizzazione in atto sia difforme da quella prevista - comprese nel perimetro· da piani particolareggiati, con l'esonero dall'espropriazio-ne stessa per i proprietari che si impegnino a co,struire per sé e per i propri congiunti, ed in co-nfo,rmità delle prescrizioni dei piani (art. 19). Il successivo art. 21 dello schema stabilisce che l'indennità dovuta ai proprietari degli immobili espropriati è determinata ai sensi degli articoli 12 e 13 della legge 15 gennaio 1883, n. 2892 per il risanamento della città di Napoli, e cioè in base alla media tra il valore venale del bene ed il coacervo dei fitti degli ultimi dieci anni, prevedendosi particolari correttivi qualora si tratti della espropriazione di aree inedificate. 1'ra le altre disposizioni contenute nello schema assume un particolare rilievo quella dell'art. 3, cl1e reca una delega al Governo perché provveda, entro un ~nno dall'entrata in vigore delle leggi sulla programmazione economica, al coordinamento tra quest'ultima e la pianificazio 1 ne urbanistica nazionale, con la possibilità di mo.dificare gli organi statali esistenti, centrali e periferici, o di crearne· di nuovi. Tale disposizione tocca uno, dei problemi di maggiore rilievo che la progra1nmazio 1 ne pojne: quello dell'adeguamento della struttura dello Stato alle nuove fo,rme di intervento .e di una generale redistribuzione delle competenze degli organi pubblici, centrali e periferici. Sul piano generale, però, lascia perplessi la possibilità di addivenire a tali risultati attraverso provvedimenti delegati, sistema che 35 Bibliotecaginobianco
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