NOTE DELLA REO.AZIONE Cronache napoletane Solo da pochi giorni sono stati resi noti i risultati definitivi delle elezioni comunali nelle grandi città; e d'altra parte, quando questo numero di « Nord e Sud» sarà pubblicato e messo in circolazione, i negoziati, o quanto meno i sondaggi, per la soluzione dei problemi relativi alle « giunte difficili » sara1:2noin qualche modo già avviati. Per quanto riguarda Napoli, nel motnento in cui dobbiamo chiudere questo numero della rivista, sarebbe, coniunque, prematuro un discorso che pretendesse - fin da ora, quando i partiti non hanno ancora potuto forniulare esplicite proposte e precisare i loro orientamenti postelettorali - di verificare come possa essere risolto, e se possa essere risolto, il pro·blema della « giunta difficile ». Si potrebbero, tuttavia, anticipare alcune considerazioni di ordine generale. Sembrano più o meno possibili, in astratto, quattro soluzioni: una 1naggioranza DC-PLI-PDIUM (42 seggi); una giunta di minoranza DC-PLI-PSDI (39 seggi); una giunta di minoranza DC-PSDI-PSI ( 38 seggi); una giunta di minoranza formata dalla sola DC (29 seggi). Ma all'indomani stesso· della pubblicazione dei risultati elettorali, l' on. Rotnano, rieletto consigliere comunale nella lista del PSDI, ha dichiarato che il PSDI (passato da 2 a 4 seggi) « non è disponibile per seguire una linea politica aniministrativa diversa da quella del centro-sinistra, né per realizzare soluzioni frammentarie, contrastanti tra loro e non coerenti con la decisa prospettiva di rinnova111ento che si schiude ormai per l'elettorato napoletano e meridionale». Queste dichiarazioni, che suscitano naturalmente il nostro consenso, e che ci augu- -riamo siano sempre tenute ferme da tutto il PSDI, inducono a escludere la possibilità di varare la soluzione di tipo centrista (DC -P·LJ -PSDI ); e poiché ovviamente, come il PSDI e a maggior ragione del PSDI, anche il PSI non sarebbe disposto a fornire i suoi voti per la realizzazione di una delle « soluzioni frammentarie» cui alludeva spregiativamente l'on. Romano nelle citate dichiarazioni, una giunta di minoranza formata dalla sola DC non potrebbe essere che una giunta sostenuta dai liberali e dai monarchici, e cioè una variante meno colorita di quella soluzione di centro-destra che sarebbe la sola a poter contare su una maggioranza precostituita con ì 29 seggi della DC, i 6 del PLI, i 7 dei monarchici. Si può dire, quindi, che, in concreto, le soluzioni possibili sono soltanto due: la maggioranza di centrodestra o la giunta minoritaria di centro-sinistra. I comunisti, naturalmente, diranno che ci sono anche loro (20 .seggi); ma è più che evidente che alla DC non si può chiedere di negoziare un accordo con i comunisti; così come è più che evidente che, qualora i socialisti proponessero una soluzione del genere, fornirebbero ai democri27 ·Bibliotecag•inobianco
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