Francesco Cornpagna una sola priorità che deve contare ai fini della politica di piano: la priorità meridionalistica, per così dire. E allora si può anche affermare che scuole ed ospedali siano più urgenti della Torino-Piacenza o dell'idrovia padana, ma no-n che siano· più urgenti della Napoli-Bari, della Basentana, della Bologna-Pescara-Canosa e del prolungamento- meridionale dell'Autostrada del Sole, a loro volta certo più urgenti della Torino-Piacenza e dell'idrovia padana, della ferrovia Cuneo-Nizza e del traforo dello Stelvio•. E anche per le scuole e per gli ospedali si deve dire che sono più urgenti al Sud di quanto· non lo siano al Nord, -perché non abbia a capitarci di restare stupiti se, fra qualche anno, malgrado il rilancio della Cassa (pure questo da troppo tempo atteso-), le distanze economiche fra Nord e Sud non dovessero risultare accorcia te. D'altra parte, sappiamo bene come sia difficile ottenere nei fatti il riconoscimento pieno e coerente della priorità meridionalista. Sappiamo bene, in particolare, che le autostrade meridionali - anche se a qualche tronco- già si sta lavorando - non saranno portate avanti, fino a compimento, nei pii1 brevi tempi possibili, se meridionali e meridio11alisti non sapranno esercitare una pressione costante e convincente per ottenere che, nel quadro della politica meridionalista e nel quadro della politica di piano, si riconosca al compimento· delle auto-· strade meridionali un elevato grado di priorità, assai più- elevato di quello che compete ad altre opere pubbliche, patrocinate magari da gruppi politici ed eco-nomici che sanno- imporre i propri punti di vista assai meglio- di quanto non ne siano capaci coloro eh-e dovrebbero interpretare e far valere a livello nazionale gli interessi d-el Mezzogiorno. Vorrerr1mo, perciò, non trovarci ancora una volta più o meno soli in questa battaglia. Fra i ministri, vorremmo poter contare e su Pastore e su Colombo; e soprattutto contiamo sul Ministro dei Lavori Pubblici, l'on. Mancini, leader socialista in Calabria, la regio-ne pit1 interessata al prolungamento meridionale dell'Autostrada del Sole. E contiamo anche sull'impegno sempre coerente dei nostri amici pugliesi, da Di Cagno a Triggiani, da Michele Cifarelli a Vittore Fiore, perché, se ci siamo finora tro .v. ati a fianco qualcuno nella battaglia per le autostrade meridio-nali, lo dobbiamo appunto a questi amici pugliesi che sanno spesso intervenire molto tempestivamente nelle battaglie meridionaliste, adoperando intelligentemente lo strumento di pressione e di agitazione che hanno saputo forgiarsi, la Fiera del Levante. Ma vorremmo che anche , da Napoli - la città che sembra tro-varsi ora, come dicevamo, in una situazione privilegiata rispetto al resto del Mezzogiorno, perché raggiungibile da Milano con l'Autostrada - si agiti questo ,,problema e si prema 24 Bibliotecaginobianco
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