Adolfo Battaglia la cui validità tecnica, il cui valore ·politico ed economico• .possono essere giudicati solo dal potere politico, il cui compito- istituzionale è quello di avere una vision~ generale degli in~eressi del paese, e cl1e può, quindi, per esempio, ritenere vitale per il suo sviluppo ciò che col metro del co·dice penale e sulla base di una valutazione immediata può co-nfigurarsi, come è avvenuto, quale delitto di peculato-. Il potere politico non può non rivendicare in questa materia 'la primarietà del suo giudizio, inerente al tipo di azione che esso istituzionalmente è chiamato a svolgere. E se il potere giudiziario contesta questa primogenitura, il potere politico non deve ritirarsi pauroso, .come è avvenuto durante e dopo il processo Ippolito, ma ha, anzi, il compito di aprire un grande dibattito chiarificatore, di cui la co.mmissione parlamentare d'inchiesta· proposta da La Malfa è certamente il primo e più importante mome11to. D'altra parte non è solo una questione di principio che deve essere fatta valere. Proprio per le distorsioni cui l1a dato luogo, il processo Ippolito ha messo a nudo con straordinaria evidenza l'esigenza di una nuova disciplina giuridica· della vita degli enti pubblici e del loro rapporto con gli organi amministrativi centrali dello Stato. La vecchia legislazione deve essere aggiornata a tempi in cui l'intervento dello Stato è fattore decisivo della vita economica; e le norme che valevano nell'età del vapore devono essere adeguate all'attività scientifica di enti e istituti che si muovono nell'età nucleare. La scienza italiana, i fisici, i chimici, i biologi, harino accolto per primi con estremo favore la proposta La Malfa di inchiesta· parlamentare: e ad essi deve essere fornita con estrema rapidità - se non si vuole la fine della ricerca di Stato e la sua acquisizione all'industria privata, e ai suoi scopi particolari di profitto: che è una della poste, e non delle meno importanti, del processo Ippolito, forse anche una delle ragioni del · sorgere del « caso » - la garanzia cl1e essi si muovono non contra o praeter legem, ma in armonia con una legge moderna che ne assicuri l'autonomia, ne rispetti l'insindacabilità di giudizio scientifico, e ne controlli, non burocraticamente o meschinamente, le attività. Così, dunque, se il processo Ippolito sarà servito a mettere.a fuoco gli immensi problemi che gli sottostanno, da quello decisivo del rapporto tra poteri, che investe la vita stessa dello Stato costituzionale ' a quello della moralizzazione della vita pubblica, da c11i deriva il senso di vuoto e di insofferenza in cui si inseriscono fenomeni autoritari ed extra-costituzionali; da quello di una politica liberale della giustizia che impedisca tra l'altro lo scempio del nome der cittadini che è facile 16 ' Bibliotecaginobianco
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