Storia dell'industrializzazione veneziana L'analfabetismo, infatti, to·ccava nel Veneto quote piuttosto alte (26 per mille nel 1911, 13 p-er mille nel 1931) inferiori certo a quelle del paese (37,5 e rispettivamente 20 per mille), ma superiori a quelle del1'Italia settentrionale ( 19 e 8 per mille). · La popolazione agricola rappresentava più della metà della po-polazione attiva (60% nel 1911, 59% nel 1921, di contro ad un 56% immutato del paese); e per di più essa viveva in un ambiente rurale diviso tra piccolissimi coltivatori diretti 1e piccolo-m·edie pro·prietà in affitto, ma comunque assai po·vero, come prova indirettamente la denunciata, forte emigrazione all'estero. La provincia di Venezia, in particolare, non presentava sostanzialmente differenze rispetto al Veneto, nonostante la presenza della maggiore città della regio-ne. A grandi linee, l'area compresa tra la strada per Padova e quella per Treviso era dominio allora, come resta ancora oggi, del seminativo arborato. vitato, con una proprietà che non è arrischiato presumere assai frazionata in terre di vecchia coltura. Ad est del Terraglio e a Sud della Padana, si trapassava verso terreni di più recente bonifica, con proprietà meno piccole e con la comparsa del bracciante al posto del fittavolo e del coltivatore diretto. Ma, in un caso come nell'altro, il reddito restava modesto, e spesso mo-destissimo, e l'economia rurale non aveva contropartita nello sviluppo degli altri. settori economici. · Un imprenditore che avesse dovuto scegliere l'ubicazione per una industria pesa.nte, avrebbe dunque concluso che la posizione di Venezia poteva consentire risparmi sui costi combinati di trasporto via mare - via terra; e inoltre assicurava una dispo-nibilità di energia elettrica e contemporaneamente. di mano d'o-pera generica. Meno favorevoli, i11vece, le condizioni del sito. Una ubicazio-ne entro l'area della città i11sulare era impossibile per l'alto costo del terreno, oltre che per la scarsezza di spazio in relazione al fabbisogno iniziale e ad eventuali prevedibili espansio-ni. Del pari gravoso risultava la mancanza· di comunicazioni stradali dirette .con la terraferma, che avrebbe sénza meno diminuito la disponibilità di mano d'opera, reperibile nelle campagne più faciln1ente che nella città, a parità di salario. Nel caso, invece, di una ubicazione sul tratto di terraferma lambito dalla laguna, comunicazioni via terra e reperibilità della mano d'opera sarebbero risultate facili e convenienti, ma alle comunicazio-ni via mare sarebbero mancate le istallazioni portuali vere e proprie, come all'istallazione degli · stabilimenti sarebbe paradossalmente mancata l'area. Infatti, la terraferma trapassava allora in laguna attraverso 123 Bibliotecaginobianco \
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