Nord e Sud - anno XI - n. 60 - dicembre 1964

Calogero Muscarà del mondo e il calcolo della convenienza economica generale o aziendale che vi fanno le industrie tiene co1 nto di questa circostanza che mo·difica sensibilmente le condizioni che si stabilirebbero nel caso di mercato libero. E se, come si è verificato nel caso del nostro paese, l'azienda può sopportare costi maggiori a quelli delle consorelle d'Oltralpe, gli sbocchi possono essere assicurati o da un premio all'esportazio·ne o dalle commesse dello Stato·; o da entrambe le cose, insieme. Altri dati che interessa mettere in luce per il nostro discorso sono quelli che riguardano da una parte la posizione giuridica e la pro,venienza dell'iniziativa e del capitale e dall'altra le co,ndizioni di privilegio economico artificiosamente indotte a Marghera dalla creazione della zona industriale. Anche la nostra rapida analisi dovrebbe essere stata sufficiente a mettere in luce che: a) le industrie presenti a Marghera nel primo ventennio sono industrie in massi1na parte private; b) in tutti i casì delle industrie maggiori (salvo quello dei Cantieri Navali e Acciaierie di Venezia nel primo periodo, ma anche per essi dopo il 1934), iniziativa e capitali so,no di origine extra-locale e cioè no-n solo, extra-veneziana, ma anche extra-veneta. Il primo dato dovrebbe rassicurarci che polo di orientamento nel calcolo della convenienza economica dovrebbe essere stato il pro,fitto aziendale e no·n il vantaggio della società, mentre lo scopo• primario dell'azienda, che a breve termine poteva ·essere sia la massimizzazione del profitto co·me l'espansione (vedi il caso delle industrie che si assicurano un'area molto ampia), a lungo termine dovrebbe essere stato quello di massimizzare il pro-fitto globale. Lo pro·va il fatto che lo sviluppo maggiore si ha, a Margl1era, in concomitanza con la politica autarchica, che non si propose l'aumento delle dimensioni del mercato di sbocco attraverso l'aumento· del potere di acquisto• dei singoli cittadini. Il fatto poi che iniziative e capitali siano di origine extralocale lascia già intravvedere in quali condizio-rii economiche si trovasse l'immediato e meno immediato territorio· circostante a Marghera. In conseguenza della sua po-vertà, il Veneto non poté partecipare in alcun modo alla utilizzazione delle risorse messe in moto a Venezia, ma non esercitò nemmeno concorrenza nei riguardi delle industrie che sorgevano nella nuova zona industriale, tanto meno a pro-posito della mano d'opera. S'aggiu11ga, infine, a completare il rapido dis.corso sulle fattezze di Marghera rilevanti in un discorso sulla lo-calizzazione industriale, 118 \ Bibliotecaginobia.nco

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