Nord e Sud - anno XI - n. 59 - novembre 1964

I I i t 'I Editoriale tutti di ordine pratico e psicologico e come tali vanno giudicati. Di istituzionale (e cioè di obiettivamente e democraticamente nuovo) non si è avuto nulla: il partito unico è rimasto Llnico, i.l suo dominio sul governo e su.l paese è rimasto lo stesso, le strutture dello stato di polizia non sono state neppure scalfite, la natura oligarchica del sistema -è stata semmai potenziata, le libertà private e pitbbliche dei cittadin~ sovietici sono rimaste le stesse, gli operai e i contadini sono rimasti alla mercè della ristretta classe niedia burocratica che il regin1e ha parto'rito, la vita intellettuale continua ad essere costretta nei dogmi aduggianti e superati del cosiddetto marx-leninismo, il processo di formazione della volontà politica è rimasto il medesinio e continua a scendere dall'alto verso il basso, l'opinione pubblica continua a non esistere come forza politica autonoma e a non avere occasione alcuna di manifestarsi come tale, la stampa e tutti gli strllmenti di informazione, così · ca.me la magistratura e tutti gli organi dello stato, continuano ad essere nelle mani dei potenti dell'ora. Ed- è perciò che la caduta di Kruscev, come anche si è detto, non può e non deve sorprendere in qua11to fatto inte-rno del regime sovietico. Sul terreno della prassi e sul piano psicologico i mutamenti sembrano invece esservi stati ed essere stati importanti. La prassi- è· stata più tollerante, più umana e meno arbitraria che sotto Stalin: è divenuto fin troppo freq-uente · e banale l'osservare che gli avversari di Kruscev sono stati bensì da lui eliminati, ma nqn .soppressi; che i cittadini sovietici hanno disimparato il terrore della Ghepeù irro1npente nella· notte; che discussioni pubbliche e private, orali e scritte sono divenute un po' più frequenti che nel passato. Sul piano psicologico ha avuto un'importanza storica enorme la denunzia kruscioviana della natura sanguinaria e tirannica del regime nel periodo staliniano. L'uomo fu veramente, in quella occasione, la voce non solo di se ·stesso, ma -del suo paese e d.el mondo. Il sipario così drammaticamente sollevato sulla realtà del regime sovietico non poteva essere e non è stato compensato da ·nient'altro. Le discussioni (e le promesse) sulla « direzio11e ·col.legiale », la « legalità socialista » (?), l'ortodossia leninista e così via sono valse quel ·che valgono (ossia: niente) di fronte al fatto essenziale- e determinante che, in un regime èome quel.Z.osovietico, la coincidenza. fra regime e opinione è • 1 ) ' fortuita e temporanea: ieonsegitita nel momento e nella. misura· in cui Kruscev 'si presentava e agiva come demolitore dello stalinismo, veniva 1 • auto,naticamente meno nel momento e nella misura in cui la demolizione dello stalinismo avrebbe comportato (per corrispondere alle aspettative, ai bisogni, alla maturità civile e umana di un grande popolo come è quello russo) una riforma effettiva e sostanziale del regime. Sotto 6 . Bibliotecaginobianco ' I

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