Il rilanc'io della politica meridionalista Non so se il discorso - che sto per fare sia sup·erfluo, come mi augurerei, allo stesso modo che ·non so a chi esso sia effettiva1nente rivolto, tanto indistinte e confuse-sembrano ancora le resistenze ad una pro·hta e ben qualificata appro-vazio-ne della lègge. Ma ho l'impressione che un discorso. chiaro e completo 11:on·sia stato ancora fatto, per lo .meno in pupblico, e che, pertanto, il dovere di farlo si imponga. *** Sul .rilancio della politica meridionalistica. per un periodo per -Io meno pari a. quello trascorso dal suo inizio nel 1950, il consenso è, o per lo meno sembra, universale. Sarebbe, infatti, una grossa sciocchezza lasciare andare alla deriva il gran4ioso sforzo fatto in questi ·anni, proprio quando molte delle cose avviate .e vicine a dare i loro frutti non .sono ancora mature e co•nsolidate. Su quattro ordini di questioni, tuttavia, i dubbi relativi ai modi · di questo rilancio -appaiono legittimi: 1) il rapporto tra questa politica e la politica di programmazione, 2) il rapporto tra questa politica e la preannunciata costituzione delle regioni a statuto ordinario, 3) la opportunità di mettere, se non sullo· stesso piano, su di un piano analo-go il problema di altre regioni ugualmente depresse, 4) le caratteristiche, infine, -che l'intervento straordinario· deve· assumere nel secondo periodo della politica meridionalistica. Sulle prime tre questioni non dovrebbe essere difficile l'intesa. È _ovvio che in avvenire la politica straordinaria di intervento nel Mezzogiorno dovrà essere inq-uadrata nella programmazione economica _ nazionale, allo stesso modo che essa dovrà favòrire la organizzazione regionale, assisterla e adattarsi ad essa, a mano a mano che si verrà concretando. È .certo, tuttavia, che ~ anche a prescindere dalle circostanze congiunturali e politiche che possono ritardare l'avvento effettivo sia della programmazione che dell'ordinaménto regionale - sia l'una che l'altro avranno bisogno ·di un ·certo· numero di anni .prima di divenir~ operanti realtà. Sarebbe, pertanto, pericoloso· e controproducente subordinare il rilancio della politica meridionalistica all'entrata in pieno vigore di una politica di piano e all'istituzione dell!ordinamento regionale. Così facendo, si -corre~ebbe~, tra l'altro, il rischio di ritardare, in conseguenza delle inevitabili esitazioni e _divergenze su quei temi fondamentali, l'iter parlamentare del provvedimento per il Mezzogiorno che ha invece bisogno di· entrare in vigore nello spazio· di p-oclii- mesi, nonché di arrecare confusione nella discussione su quei temi che ha principalmente bisogno di restare chiara) ossia concentrata sui I.oro 9 · Bi'bliotecaginobianco
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