Recension,i guarsi immeditamente alle circostanze, la sua forza di persuasione, la tempestività della campagna antimazziniana, dopo l'aperta presa di posizione del genovese contro la Comune e il socialismo. Sareb·be stato forse più completo il quadro se nella ricostruzione avesse avuto maggior rilievo la crisi economica di quegli anni, la rivolta del macinato, gli scioperi, l'inizio della grande emigrazione. La rivolta spontanea delle masse rurali del 1869 divenne una fonte di ispirazione ed un modello di azione politica per l'anarchismo, che poi tenterà puntualmente l'insurrezione delle campagne, se pure senza grande successo. Il Consiglio Generale, da parte sua, non aveva alcuna chance di co11vincere della necessità di partecipare alla lotta politica un movimento operaio che non esisteva ancora, in un paese dall'elettorato censitario e ristrettissimo. -Poteva, e qui sorge il pro·blen1a di Carlo Cafiero e della sua formazione ideologica, diffondere i principi del socialismo scientifico nella dirigenza rivoluzionaria già costituita, singolarmente e personalmente. Ma Cafiero, dopo essere tornato in Italia nella veste di incaricato del Consiglio di Londra, si trovò subito a co-ntatto con il gruppo napoletano e con Bakunin. È vero che « i compagni di Cafiero a Napoli non avevano preso posizione nella controversia tra Bakunin e Marx» (p. 293), n1a certo erano già orientati diversamente dai deliberati della Conferenza di Londra. Bakunin, controllando più da vicino la situazione italia11a, seppe inserirsi co,n naturalezza nella polemica antimazziniana già in atto, e approfittando del Congresso di Roma delle Società operaie, con una serie di violenti attacchi all'apostolo genovese, prese di colpo t1n ruolo di primo piano. Il motivo antiteologico e antiautoritario gli servì poi per coinvolgere nella stessa accusa il Consiglio Generale, dinanzi agli occhi dei suoi amici e corrispo-ndenti italiani. · L'Hostetter, co·me ha rivalutato la personalità e la sensibilità politica -del Bakunin, cerca di giustificare la logica del comportamento di Carlo Cafiero, che nel giro di poche settimane, abb-andonato Engels, si convertì al bakuninismo: non convinto della validità della Risoluzione· IX della Conferenza di Londra,. che dichiarava la necessità per i lavoratori di partecipare alla lotta politica, sostanzialmente estraneo all'una e all'altra parte in lotta, dinanzi al fallimento di Engels egli avrebbe scelto, da una posizione in fin dei conti libera e non co1npromessa, il movimento che era più vicino alla sua formazione rivoluzionaria. A questo punto, tuttavia, il discorso si fa più complesso, deve oltrepassare gli intenti e le responsabilità di una sola persona, per attingere alle cause generali del mancato sviluppo del marxismo in Italia nel 1870. Bisogna allora parlare di impreparazione politica delle masse, di astensionismo radicato, di indifferenza dei socialisti italiani alle polemiche internazionali. P'er gli italiani, in cèrca di un nuovo credo liberatorio, l'ingresso nella lotta politica legale, significava richiamare l'ombra del Mazzini e il repubblicanesimo borghese, con il quale la frattura era stata definitiva. Bakunin si . inseriva nel filone democratico egualitarip del Risorgimento; il Co•nsiglio di Londra doveva costruire dalla base, radicalmente, un uditorio al materialismo storico. 89 Bibliotecaginobianco
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