Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

RECENSIONI Le origini del socialismo in Italia Per alcuni paesi, caratterizzati da un rapido sviluppo industriale, movimento operaio e movimento socialista possono studiarsi parallelamente, considerando la formazione di grandi masse di lavoratori salariati e la diffusione nel loro an1bito di idee che fanno capo al concetto della lotta di classe. Nell'Italia del 1861, _invece, risultante da una serie di diverse storie regionali e in netto ritardo industriale, le origini del movimento socialista sono molto più complesse: lo iato cronologico che intercorre tra il sorgere della « ideologia socialista », il costituirsi del « movirnento operaio» e l'affermarsi della « organizzazione socialista », i1npone delicati problemi di metodologia, sui quali giocano, e non potrebbe essere altrimenti, le premesse ideologiche degli storici. Le prime idee di carattere socialista ebbero un'origine democratico-borghese, rimasero iscritte nella predominante aspirazione nazionale (unitaria o federalista), prescindendo da ogni reale presa di coscienza delle classi popolari. D'altro. canto, l'internazionalismo anarchjco non poté far leva su di t1na forte e numerosa classe operaia, cl1e sol.o dopo il 1880 ebbe ttn aumento numerico rilevante, e impose altresì la problematica del rapporto di fab·brica e la propria aspirazione egemonica. Di qui la possibilità di distinguere un socialismo utopistico e democratico-borghese, da un socialismo populista e insurrezionista, per giungere infine al socialismo scientifico, ispirato alla lotta di classe e all'inserimento dei lavoratori organizzati nella lotta politica. Questi particolari aspetti del quadro complesso e polivalente che è l'origine del movimento socialista, suggeriscono spesso allo storico giudizi di valore, giustificati del resto dalla difficoltà di individuare il filone centrale del fenomeno. Ma se l'interesse politico « è stato ed è un efficace stimolo alla nascita e allo sviluppo di un ordine di studi» (G. Manacorda, Il movùnento operaio italiano attraverso i suoi congressi, Roma 1953), altrettanto naturale è il bisogno di fare il punto, utilizzando in un'opera complessiva, scevra di questo interesse immediato: le storie generali del socialismo elaborate dalla storiografia impegnata; le singole storie regionali; i docui;nenti no11 ancora messi a profitto. È quello che si propone Richard Hostetter, studioso americano della storia europea, 11el suo lib,ro su Le origini del socialismo italiano (Milano, Feltrinelli, 1963). Egli offre ora all'attenzione dei lettori italiani, in una veste più ampia della prima edizione arr1ericana (The Italian Socialist Movement. I: Origins (1860-1882), Princeton, D. van Nostrand, 1958), una solu- ...... zione al prob 1 lema del « co·me e perché il socialismo ha messo radici in Italia » (p. 11). Non preistoria del socialismo, scrive quindi l'Hostetter, ma 86 Bibliotecaginobianco

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