DISCUSSIONI La geografia e le Facoltà di Economia e Commercio _ di ·Calogero Muscarà I fatti sono questi. Nel quadro della elaborazione delle proposte per la riforma dell'Ur1iversità, si era giunti a configurare un piano di studi per la Facoltà di Econom.ia e Commercio che contemplava la riduzione del corso di Geografia economica da biennale ad annuale. Di questi giorni è invece la notizia che sono stati portati davanti al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione nuovi progetti che prevedono tout court l'abolizione dell'insegname11to stesso. Proprio perché alcuni anni or so110 - q11ando il problema non era ancora st1l tappeto - questa rivista si occupò dell'insegnamento della Geo,grafia nelle nostre Università, n1ettendo l'accento sulle sue deficienze ed incongruenze (Lucio Gambi, La Geografia nell'insegnamento dell'Università, in « Nord e Sud», agosto 1959), non potrà essere tacciata di « campanilismo » professionale se essa ritorna oggi sull'argomento in difesa clella Geografia. E vi ritorna con lo stesso spirito di allora, con l'intento, cioè, di aprire una discussione cl1e si spera non si risolva in un dialogo tra geografi, ma coinvolga anche quanti provano interesse per le decisioni che riguardano la nostra Università. Non si fa certo un processo alle intenzioni, se si taccia di utilitarismo la scelta degli estensori del progetto di abolizione della Geo,grafia economica nelle Facoltà di Economia e Commercio. Per loro natura, scelte di questo tipo non so,no scelte culturali. Esse discendono infatti dal presupposto che esistano scienze « più scienze » e scienze « meno scienze » delle altre. E confondono pertanto il criterio dell'orientamento comune, che deve guidare la scelta delle discipline che costituiscono il corpo di insegnamenti di una Facoìtà, con un criterio di gerarchia tra le scienze, secondo il quale alcune « materie » risulterebbero più importanti e altre meno importanti. · I problemi che investono il nostro ins~gnamento superiore -sono, com'è noto, moltissimi. Per tralasciare tutti quelli che attengo.no alla ricerca scientifica, ai metodi_ di insegna1nento, all'organizzazione degli studi, alla democratizzazione dell'Università, e all'acces~o di una parte 79 Bibliotecaginobianco
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