Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

Giulio· De Luca I In tal modo l'onere di _s_pesa rimarrebbe diviso in tre e si libererebbero almeno 40 miliardi, o forse più, per reimpiegarli nelle opere da realizzare con la legge speciale. Come? Se durante la costruzione degli assi attrezzati nasceranno contemporaneamente i quartieri della legge 167, con i fondi già stanziati per l'edilizia economica e popolare e con gli anticipi della Cassa Depositi e Prestiti, noi avren10 in essi un - serbatoio capace di assorbire un'aliquota della popolazione vivente nell'attuale centro superaffollato di Napoli; tanto più che queste zone dovra11no avere carattere cittadino ed integrato, e non carattere di isole, di zone popolari. Sarà, q11indi, possibile al Comune acquistare le aree, o una parte delle aree abitate - in .condizioni oggi malsane, antigieniche, antisociali - che ricadono nelle zone di influenza degli assi attrezzati; demolire le vecchie costruzio11i; studiare piani particolareggiati molto precisi; fare tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria; cedere le aree stesse all'iniziativa privata con vi11coli che possono perfino essere trascritti alle Conservatorie delle Ipoteche, oltre che nel Piano Regolatore, affinché l'iniziativa privata intervenga in queste zone con sua convenienza: con sua convenienza perché troverà aree di altissimo valore ben sistemate, a prezzo giusto, ossia al prezzo che ad esse compete in base al costo di acquisto e a quello delle opere di urbanizzazione attuate dal Comun-e. È così che il capitale privato potrà intervenire per rendere efficienti vaste zone della città. Le aree costeranno care. Ma con esse si acquisterà anche la percentuale di servizi che ad ognuna · compete. È evidente che, da questo giro, i capitali iniziali che il Comune avrà speso, per l'acquisto delle aree e per le opere di urbanizzazione primarie e secondarie saranno· ·in tutto o in parte reintegrate. L'operazione potrà continuare per fasi successive. Se il Comune vorrà considerare queste nostre proposte, esso avrà anche la possibilità di attuare quella funzione di v_olano che ad esso, in quanto amministrazione pubblica, compete. Esso, cioè, potrà riversare in parte sulle zone previste per l'edilizia sovvenzionata, l'utile ricavato dalla cessione dei suoli urbanizzati del centro. Se a queste somme. si andranno ad aggiungere anche i fondi derivanti dall'imposta sulle aree fabbricabili, è facile tendersi conto che i problemi della creazione dei grandi quartieri di edilizia sovvenzionata saranno molto facilitati; e soprattutto ciò avverrà destinando alla loro costruzione quei plusvalori che un tempo andavano ad arricchire le tasche degli speculatori, dei borsisti dei terreni. Conosciamo già l'obiezione che gli amministratori o,ppongono a queste nostre proposte. Tali obiezioni sono due. Le prima, parte dalla 76 Bibliotecaginobianco

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