Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

L'asse attrezzato e l'area metropolitana di Napoli parchi, di attrezzature pubbliche e di servizi,· tutte quelle zone residenziali della città che, realizzate con l'intervento o la sovvenzione pubblica, ne sono rimaste prive, e formano un tessuto di isole non connesse tra loro. A nostro giudizio, se con la legge speciale si dovessero attuare soltanto gli assi attrezzati, impeg11ando oltre 70 miliardi, dovremmo affron·- tare il rischio di realizzare u11'opera certamente utile, senza avere tut.:. tavia i mezzi per trarne le dovute e concrete conseguenze; onde la certezza che essa diventerebbe ·strumento di speculazione, di una speculazione difficilmente do•minabile. Non c'è dubbio che, se non si potrà disporre di freni potenti ed efficaci, l'iniziativa privata approfitterà del potere altame11te qualificante degli assi attrezzati, per attuare la corsa all'edilizia di sostituzione, con effetti disastrosi. Anche evitando di ripetere il solito ritornello della speculazione che aggredisce la città e la distrugge, è certo che l'edilizia di sostituzione, legata alla vecchia trama viaria e alla vecchia distribuzione della proprietà immobiliare e dei suoli, non potrà fare opera di risanamento urbanistico, ma potrà soltanto aggravare la densità dei vecchi quartieri. Si impone dunque l'intervento del Co1nune proprio allo scopo di ristrutturare, con una nuova trama urbana, anche la proprietà dei suoli, e di conseguenza l'intervento edilizio. Noi riteniamo che gli assi attrezzati debbano farsi, che essi siano la prima opera da farsi a Napoli, ma non già impegnando i 70 miliardi della leg_ge speciale, bensì chiedendo, come si è già fatto e ottenuto a Bologna, anche l'intervento dell'A.N.A.S. e della Società delle Autostrade, in modo da lasciare al Comune di Napoli il compito di espropriare le aree e gli edifici investiti dagli assi attrezzati con i fondi della legge speciale, e di affidarne invece la costruzione appunto all'A.N.A.S. e alla Società delle ·Autostrade. A questa proposta si è obiettato che né l' A.N.A.S. né la Società delle Autostrade possono· intervenire in questioni che riguardano soltanto il Comune di Napoli. Noi neghian10 energicamente ogni valore a queste considerazioni. Gli assi attrezzati non sono un fatto ristretto all'ambito comunale,· ma sono il tratto ricadente nel Comune di un sistema di assi che investe l'intera provincia e le altre provincie; e no11 avrebbero alcun senso se non fossero così co.nsiderati ed a tal fine progettati. La necessità di una collaborazione negli impegni finanziari nasce quindi da una naturale integrazione di interes~i. Capovolgendo il ragionamento, si può facilmente sostenere che neppµre il Comune di Napoli può intervenire in questioni che riguardano un comprensorio sul quale non ha giurisdizio·ne. 75 Bibliotecaginobianco

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