L'asse attrezzato e l'area n1etropolitana. di Napoli delle zone direzionali. Queste, anziché rimanere chiuse nel vecchio centro, devono distribuirsi lungo l'asse attrezzato, ed in ultima analisi devono proiettare appunto la « direzionalità » nel senso che si vuole raggiungere, ossia nella direzione nord-est della città. L'asse attrezzato è dunque il coerente riflesso cittadino della futura dimensione comprensoriale. Abbiamo illustrato in un precedente articolo come l'asse attrezzato principale dovrà essere a monte della città stessa: e infatti il tracciato studiato dalla Commissione del P.R. la1nbisce la città da Fuorigrotta al Vomero, alle zone a monte della Sanità, fi.no a biforcarsi in due rami, l'uno orientato verso la zone di Ponticelli e Barra e l'altro verso la zona di Capodichino ed oltre; tutti e due i rami risultano collegati all'asse principale dell'Autostrada del Sole che da Napoli pu11ta verso Caserta. Il prolungamento di questa grande arteria fino al mare consentirà al porto di Napoli di legarsi al suo entroterra per mezzo di valide infrastrutture. Il porto non sarà, cioè, nella città, ma sarà nella regione campana; esso non dovrà scavalcare l'abitato, ma potrà invece direttamente far sentire i suoi effetti fin nell'interno del ·territorio, venendo così a corrispondere ad una necessità di servire i poli di sviluppo industriale che oggi nascono e si accrescono a Roma, a Latina e in altre regioni e che sono alla ricerca di un porto efficiente. Questo sistema dovrebbe essere integrato da un altro asse costiero,, sul tracciato via Marittima - via Caracciolo - Fuorigrotta, collegato da bracci trasversali in modo da costituire un complesso di maglie con caratteristiche diverse secondo la funzione prevista per i vari tratti. Se si considerano le difficoltà, anche di costo, della costruzione di una moderna e scorrevole rete di ferrovie metropolitane, non si può disconoscere questo altro· vantaggio degli assi attrezzati previsti: che, assorbendo il traffico in servizio pubblico, potranno convenientemente risolvere il problema urbano- ed interurbano. Anzi, a questo proposito, riteniamo che un org.anico sistema di assi attrezzati, opportunamente dimensionati e caratterizzati, possa utilmente sostituirsi ad una ferrovia metropolitana che, al prezzo proibitivo. degli impianti, unisca la rigidità connessa con i trasporti su rotaie, onde trasbordi obbligati e fastidiosi, ed elevati costi di esercizio. Gli assi attrezzati, cioè, possono direttamente convogliare il traffico urbano in servizio pubblico trasferendolo da un punto all'altro della città, senza richiedere trasporti, con fermate più frequenti e con co,sti di impianto e di esercizio più bassi. Sul sistema degli assi attrezzati si imposteranno i progetti dei rioni nel quadro della legge 167 per l'acquisizione di aree destinate all'edilizia economica e popolare e si innesterà tutto il proble1na della ristrut73 Bibliotecaginobianco
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