Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

Le incognite del postgollismo facilmente prevedibili, e praticamente scontati fin dall'inizio, dell'aperta _ ostilità manifestata dai partiti del centro (i quali, proprio perché si sentono più direttamente mi11acciati dalla prospettiva di una eventuale « ristrutturazione » dei partiti, mirante a re11derli più rispondenti alla realtà sociologica del paese, parlano di una « unione dei democratici », tendente a rallentare e a far fallire, co11 la presentazione di un altro candidato alla presidenza, il processo di cl1iarificazione ideologica e di modernizzazione strutturale dell'opposizio11e democratica), a parte q·uesti comprensibili casi di ostilità aperta, la nuova opposizione ha dovuto affrontare non poche resistenze, no11 dichiarate, e tuttavia molto insidiose, 11ell'ambito stesso dei partiti, come la S.F.I.O., donde pL1re proviene gran parte dei st1oi esponenti (a con1inciare da Gaston Defferre), ma i cui dirigenti vedono la propria posizione messa in pericolo dal1' emergere di nuove élites al di fuori dei canali tradizionali. Di notevole originalità è i11dubbia1nente il fatto che nel formare il suo shadow-govern1nent, il candidato alla presidenza non abbia rite11uto di dover scegliere a dirigerlo un espo11ente del proprio partito, 1na si sia invece rivolto ad un uo1no che si trova in 1J.n altro partito socialista; fatto rivoluzionario ed estremame11te incoraggiante, qua11do si pensi all'amarezza che sotto tutte le latitudi11i i socialisti hanì10 sen1pre 111esso nelle loro divisioni e nei loro dissensi. Tuttavia è ancora più interessante cl1e Defferre, nella ricerca di u11a machine cl1e lo porti al potere, non si sia rivolto verso i partiti, 1na stia creando in tutta la Francia dei comitati, i C'on1ités Horizon '80, che ripetono la formula dei clitbs e che con questi ultimi sono più o me110 strettamente connessi. Ur-a terza posizione, se così si può defi11irla, è infine quella dei comunìsti, il cui atteggiamento alle elezioni presidenziali si chiarirà soltanto q11ando sarà noto qua11ti saranno i candidati dell'opposizio11e non comunista. Qualora Defferre si affermasse con1e ca11didato unico, i comunisti sarebbero, infatti, probabilmente costretti ad appoggiarlo, tentando tutt'al più di strappargli u11 mi11imo di quell'impegno fro,ntista cl1e il sindaco di Marsiglia ha finora sempre 11ettamente rifiutato di asst1mere. Se invece l'opposizione affrontasse in ordine sparso la prova elettorale, l'interesse del P.C.F. starebbe allora nella presentazione di u11 proprio candidato, che, piazzandosi più o meno onorevoln1ente al secondo posto-, dopo de Gaulle o il suo delfino, co11fer~erebbe il partito co1nµnista nel suo ruolo di oppositore unico che il potere gollista tende ad attribuirgli, sia attraverso la nuova legg_e elettorale mu,nicipale, sia attraverso squallide blandizie quali l'elogio ft1nebre di Maurice Thorez, 41 Bibliotecaginobianco

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