Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

Le incognite del postgollismo i due, l'elettore francese finisce per scegliere quasi sempre il primo, tranne quando la contesa non si accentri su alcuni grandi problemi nazionali che gli uomini della IV Repubblica si erano dimostrati impotenti a risolvere, o quando il generale non getti intero sulla bilancia il peso del proprio prestigio e della propria popolarità. L'indifferenza del generale all'esito della consultazione ha costituito, infatti, uno dei dati più interessanti di queste elezioni cantonali. In occasione delle elezioni, dalle quali è uscita l'attuale Assemblea Nazionale, de Gaulle si era invece impegnato a fondo, mi11acciando addirittura di abbandonare la Presidenza se i propri seguaci non fossero stati inviati in ·congruo numero a Palazzo Borbone. Co.n l'aiuto dei tin1ori suscitati dall'alleanza S.F.I.0.-P.C.F., il ricatto ebbe effetto; i gollisti strapparono il 35% dei voti e, con l'ulteriore aiuto di una legge elettorale ad hoc, la maggioranza assoluta dei seggi, che gli elettori fecero tuttavia occupare ai candidati più insignificanti, più « trasparenti », come si disse allora, attraverso i quali, cioè, più facilmente si potesse votare per il generale. In occasione delle elezioni cantonali, invece, de Gaulle non si è assolutamente impegnato. Si dice che egli abbia accolto con un sorriso di scherno i ministri venuti a comunicargli la loro intenzione di candidarsi; ma ciò che è certo, e significativo, è che, tra i due turni, de Gaulle si è addirittura assentato dalla Francia, ostentando il più con1pleto disinteresse non solo per la battaglia elettorale, ma anche per i gravissimi conflitti sociali che sboccavano, proprio in quei giorni, in una serie di scioperi e di manifestazioni di piazza. Il disinteresse si è spinto, anzi, fino al punto di dare disposizione che questi due argomenti, elezioni e scioperi, non figurassero neanche nel rapporto sugli avvenimenti francesi che gli veniva quotidianamente presentato durante il suo viaggio . messicano. Questo comportamento del generale può dare luogo a due ordini di considerazioni. In primo luogo, de Gaulle prevedeva che i risultati delle elezioni cantonali sarebbero stati deludenti per l'U.N.R., e voleva che lo fossero .per ricordare ai propri seguaci che, senza di lui, essi non possono vantare nessuna forza e nessuna consistenza politica. Nei primi mesi di quest'anno, la rissa tra le varie co-nsorterie golliste era stata più violenta che mai, e noi possiamo oggi spiegarcene le ragioni perché siamo ormai informati del fatto che, già fin dall'inizio dell'anno, almeno qualcuno dei suoi collaboratori più intimi_ sapeva delle cattive condizioni di salute del generale e dell'inevitabilità dell'intervento chirurgico. La lotta per la successione era dunque già aperta, e il generale ha voluto l'umiliazione delle elezioni cantonali per abbassare tutti i pre33 Bibliotecaginobianco

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