( Le incognite del postgollismo nel corso della tournée messicana, quando già sapeva, come si è saputo dopo, che l'operazione era inevitabile ed urgente? Ma se i timori per la salute del Presidente hanno avuto co·me conseguenza quella di rendere più realistico il problema dell'après-gollisme, e di ricordare che esso potrebbe porsi da un momento all'altro, tutta la sua gravità e difficoltà si erano già ma11ifestate nel corso della primavera, soprattutto a partire dal mome11to in cui si conobbero i risultati delle elezioni cantonali, che confermavano un grosso fenomeno· di fondo della vita politica francese, deli11eatosi nel corso degli ultimi anni. In tutta la provincia francese si nota, fin dalla seco11da guerra mondiale, un risveglio delle preoccupazioni per gli interessi locali. Il regionalismo di Vichy, benché ispirato dai nazisti in funzione essenzialmente antinazionale e alimentato dai sentimenti antiparigini che risalivano alla lotta delle province contro il centralismo rivoluzionario, o magari addirittura contro quellÒ 111onarchico, aveva certamente contribuito a questa rinascita delle preoccupazioni per gli interessi delle province. Ma di essi si erano fatti interpreti, all'indomani del conflitto, degli elementi nuovi, o che avevano talvolta fatto il doppio gioco tra Vichy e la Resistenza, alcuni mo-vimenti sindacali come le J eunesses Agricoles Catholiques, qualche docente universitario. E verso questo tipo di preoccupazioni erano rifluite più recentemente anche altre forze, più chiaramente politicizz~te e capaci di esercitare una funzione di direzione e di coordinamento. Si tratta di gran parte della classe politic~ che aveva diretto la IV Repubblica, di quelle forze politiche della Francia tradizionale, espresse nella figura del député-maire, che erano state tagliate fuori dal potere centrale e dalle tradizioni centralizzatrici di questo con l'avvento della categoria dirigente gollista. Pleven in Bretagn8:, Pflimlin in Alsazia, si erano inseriti, anche se co11 qualche difficoltà, e avevano anzi rafforzato, il nascente movimento in difesa degli interessi locali e regionali. Ciò si è visto chiaramente nel marzo di quest'anno, in occasione delle elezioni cantonali destinate ad eleggere i Consigli Generali dipartimentali. Dopo il primo turno elettorale, il Ministro dell;Intemo, Roger Frey, ha rilevato in una conferenza stampa « l'incredibile stabilità del corpo elettorale ». E infatti, su 969 Consiglieri Generali eletti 1'8 marzo, ben 836 erano i rappresentanti uscenti èhe venivano riconfermati dallo · stesso cantone. Una settimana dopo, una volta noti i risultati del secondo turno, il Ministro dell'Interno ha preferito _non fare ulteriori commenti, e la conferenza stampa che egli stesso aveva -in precedenza convocato veniva annullata. La « incredibile stabilità del corpo elettorale » - che si è accom3.1 Bibliotecaginobianco /
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