Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

Il P.C.I. e la « nuova unità» e decisivi della realizzazione di tali possibilità. La riforma agraria e la Cassa per il Mezzogiorno troppo tardi sopravvennero a delineare una linea di arginamento democratico. Nel I\llezzogiorno, infatti, le resistenze dei ceti conservatori, quando non addirittura reazionari, e saldamente arroccati in due dei q_uattro partiti della coalizione democratica di allora, furono oltren1odo osti11ate; e, com'era naturale, finirono per la loro irrespo11sabilità col favorire l'azione comu11ista di agitazione e di propaganda: anzi, conse11tirono allo stesso PCI di scrivere, dopo quella del suo contributo alla lotta antifascista, un'altra e non meno importante e storicamente decisiva pagina di storia italiana. Quanto in qt1esta impresa comunista ci fosse di strumentale è apparso molto piu tardi. È apparso, precisamente, quando, negli anni del «miracolo», sembrando cessata ogni prospettiva di decidere nel Sud la lotta politica italiana, il partito si disimpegnò dall'azio11e 11elle regioni n1eridionali e mise la sua ala meridionalistica (che pure rappresenta 11na delle sue forze migliori e più preparate) in condizione di grave disagio e in latente polemica con la linea prevalente nel PCI. Ma tra il 1948 e i.I 1952 le cose apparivano diversamente; e il partito si giovò inestimabilmente del presentarsi, dinanzi alle forze progressiste del paese, quale autentica forza di rottura del tradizionale immobilismo meridionale, così come in minore misura si giovava del presentarsi come forza rivendicatrice del laicismo italiano contro le frequenti prevaricazioni della democrazia cristiana dopo la conquista della i;naggioranza assoluta nel 1948. Gli anni successivi fino al 1960 - malgrado il successo ottenuto nell'opporsi alla legge elettorale del 1953 e malgrado il mezzo milione di - voti in più ottenuti nel 1958 - non furono anni buoni per il PCI. Il processo a Stali11 e i fatti d'Ungheria provocarono una emorragia non trascurabile delle considerevoli forze intellettuali che il partito aveva riunito intorno a sé negli anni precedenti. Ma, fatto ancora più importante, fu in questi anni che si decise il distacco tra socialisti e PCI e si preparò, quindi, il centro-sinistra. Accanto ai due elementi segnalati di sopra (battaglia antifascista e atmosfera del dopoguerra, prima, e battaglia meridionalistica, poi) l'atteggiamento socialista ha costituito u11a terza importante condizione dei successi comunisti in Italia dopo la seconda guerra mondiale. Il rifiuto della stragrande maggioranza del vecchio PSIUP ad impegnarsi su posizioni democratiche nella lotta per il rinnovamento e la difesa democratica del paese, proprio negli anni piu duri della dittatura di Stalin e della sua main-m.ise in Europa orientale, dette al PCI presso le masse popolari italiane una giustificazione storica e morale di enorme importanza. È vero che in Francia, 25 Bib·liotecaginobianco

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