Nord e Sud - anno XI - n. 56 - agosto 1964

Giuseppe Galasso rivoluzionario pieno e immediato di cui non c'è assolutamente traccia nella direttiva togliattiana almeno a partire dal 1948, quando essa ha cessato di prospettarsi come una· libera interpretazione e un necessario adattamento del pensiero di Gramsci che aveva fornito al PCI le sue prime strutture ideologiche e che - esso sì - era effettivamente nella linea leninista. Quando, invece, la prospettiva rivoluzionaria a più o meno breve scadenza scompare e viene sostituita da~la prospettiva di un'azione democratico-parlamentare senza alcuna scadenza, -- azione che no-n solo si avvale delle opportunità offerte dalla democrazia per la conquista del potere, ma si spinge fino alla « affermazione dei principi della democrazia come base incrollabile dello Stato repubblicano e norma da osservarsi in tutti i suoi successivi sviluppi » (così Togliatti su «Rinascita» dell'll luglio 1964), - allora noi siamo indubbiamente fuori di ogni linea leninista e bolscevica. Viene, infatti, così decisamente rigettato quel concetto della dittatura di classe del proletariato (che è il « principe » dei nostri tempi e che deve necessariamente attuarsi come negazione integrale e violenta del democratismo borghese) senza del quale non è assolutamente possibile parlare di operaismo e di rivoluzione. Siamo allora approdati al socialismo democratico? La risposta è . inutile per chi conosce l'incessante e sprezzante polemic~ del PCI contro ogni socialdemocrazia (e socialdemocratizzazione) italiana e stra .. niera; ma è proprio l'inutilità di qu·esta risposta a dar conto della _« doppiezza » che su questo problema fo,ndamentale il PCI mantiene tutt'oggi, opponendo, a chi la fa presente, che la autenticità dell'impegno democratico. del partito va innanzitutto giudicata sul metro dei contributi effettivi che esso ha dato e si ripromette di dare alla vita politica del paese. La polemica sarebbe estremamente facile anche su quest'ultimo punto, ma sarà forse meglio ricordare che la « doppiezza » togl~attiana e comunista sul problema del rapporto tra lotta per la de- . mocrazia e lotta per _il socialismo è fortemente corroborata ed evidenziata da due circostanze di grande rilievo: la sudditanza assoluta verso il comunismo ~o,1ietico e il tipo di organizzazione politica realizzata nel PCI, che portano anch'esse una impronta tipicamente togliattiaria. Poco c'è da dire sul primo punto: dal piano Marshall al Mercato Comune, dalla condanna della Jugoslavia a quella della Cina e dell'Albania, dalla guerra di Corea alla irresponsabile avventura di Cuba, dalla repressione della rivoluzione ungherese al muro di Berlino, dallo stalinismo all'antistalinismo non c'è stata causa sovietica che il PCI non abbia sposato con totale dedizione_ e sempre dopo delle prese di posizio-ne sovietiche, che dal PCI, nel loro vario mutare, ~on sono mai state 20 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==