Giuseppe Galasso nostro Paese nella competizione economica internazionale. L'Italia è diventata, da paese agrario-industriale, un paese industriale-agrario, può affrontare con successo, in moltì settori, la con.correnza sui mercati stranieri, ha quindi conquistato· maggiori possibilità di sviluppi economici autonomi e incomincia ad affacciarsi sul mercato internazionale dei capitali. In concreto, il reddito nazionale, nel corso di un decennio, è raddoppiato ... Al migliore livello tecnico- corrisponde un _più elevato i11dice di produttività, un certo elevamento del livello di benessere materiale, una larga diffusione di nuovi consumi, di tipo più elevato ». Pure, non si tratta di altro che di brani delle Tesi per il X Congresso del PCI, che risalgono ad appena due anni fa, quando del « miracolo » si cominciavano ad avvertire i prim_i scricchiolii, e che, peraltro, sopravvenivano dopo una più che decennale interpretazione negativa e catastro.fìca di tutto ciò che accadeva in Italia, accompagnata da un'opposizione dura e preconcetta. Ed oggi, per converso, si coglie già sulla stampa comunista l'abbozzo della tesi che il « miracolo » o non è mai esistito O· è stato una malvagia impresa di prevaricazione e di profitto dei soliti monopoli. Ma, se le cose prendessero una certa piega, non. ci stupiremmo più di leggere in qualche documento comunista che la crisi attuale è stata solo la prova del fuoco e una .gagliarda malattia di crescenza del sistem~ econo.mico italiano. Fisicamente la tradizione del '44 è impersonata da Togliatti. In tutti gli altri partiti italiani le lotte e i contrasti di questi ultimi venti anni sono stati anche lotte e contrasti di persone, che si sono avvicendate ai vertici delle rispettive organizzazioni e, quando vi sono ritornate dopo un periodo di allontanamento, vi sono apparse mutate e diverse. Questa dialettica semplice e umana, che in regime democratico è più naturale e più rapida che in ogni altro tipo di regime, è ignota al PCI, che Togliatti dal 1944 in poi ha guidato senza interruzione, anche se altri capi e gregari del PCI hanno visto alternamente variare la loro fortuna. La « presa » di Togliatti sul partito ha anch'essa attraversato momenti di maggiore e di mino·re solidità, ma non si è mai allentata di molto e la si può giudicare oggi in uno dei mo.menti migliori. Quando il partito e molti dei suoi uomini più rappresentativi apparivano sconfortati per le prospettive politiche ed elettorali che il « miracolo » e il centro-sinistra sembravano riservare al PCI, Togliatti fu tenace nel manifestare un deciso ottimismo. Il risultato elettorale del 1963 e le successive vicende della politica e dell'economia nazionale gli hanno dato ragione; egli può oggi ripetere ai suoi compagni che le direttive da lui suggerite fin dal '44, e in seguito solo tatticamente e assai lentamente mutate, sono- pur sempre quelle giuste. .,. 18 · Bibliotecaginobianco
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